Virginia Centurione Bracelli: differenze tra le versioni

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Bovoni si rese conto della bontà della fondazione, ma per garantirne la continuità, suggerì a Bracelli di scegliere le migliori delle sue "figlie" per formare una comunità che avrebbe potuto continuare la sua opera. Le giovani avrebbero potuto vincolarsi in maniera moderata, alla maniera delle [[terziari francescani|terziarie francescane]], e come "[[verginità|vergini]] secolari" arrivare ad essere "anime consacrate a Dio". Le donne che Bracelli scelse il 2 febbraio [[1642]], come terziarie francescane, non fecero [[voto religioso]], ma si obbligarono all'[[obbedienza]] ai superiori, cioè alla "madre" e ai "protettori". Nel [[1643]] Mattia Bovoni morì.
 
La ''Regola'' delle "figlie" fu redatta negli anni [[1644]]-[[1650]]: in essa si diceva che tutte le case costituivano l'unica Opera di Nostra Signora del Rifugio, sotto la direzione e amministrazione dei "protettori"; veniva riconfermata la divisione tra le "figlie" con l'abito ([[suora|suore]] e [[noviziato|novizie]]) e "figlie" senza; tutte, però, dovevano vivere - pur senza [[voti religiosi|voti]] - in obbedienza e povertà.
Nel [[1645]] la Bracelli, su richiesta del senato, aveva mandato le prime ventitré "figlie" all'[[ospedale di Pammatone]]. Nel [[1650]], l'Ufficio dei Poveri le chiese di mandare le religiose a dirigere il laboratorio interno del Lazzaretto.
Col tempo l'Opera si sviluppò in due [[congregazione religiosa|congregazioni religiose]]: le [[Suore di Nostra Signora del Rifugio in Monte Calvario]], con sede a Genova, e le [[Figlie di Nostra Signora al Monte Calvario]], con sede a [[Roma]].