Mezzo di comunicazione di massa: differenze tra le versioni
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== Storia ==
Gli esseri umani, per la maggior parte della storia, hanno “accumulato ed elaborato informazioni” stabilendo relazioni comunicative faccia a faccia, le persone, cioè, «interagivano scambiandosi forme simboliche o impegnandosi in altri tipi d'azione all'interno di un luogo fisico condiviso, il luogo in cui si incontravano»<ref>Thompson, J.B., 1998, Mezzi di comunicazione e modernità, Bologna, Il Mulino, p. 121.</ref><ref name=":2">Tipaldo, G., 2007, L'analisi del contenuto nella ricerca sociale. Spunti per una riflessione multidisciplinare, Torino, Stampatori, p. 16</ref>. Al contrario, sempre più al giorno d'oggi «non possiamo sfuggire ai media, perché essi sono coinvolti in ogni aspetto della nostra vita quotidiana»<ref>Silverstone, R., 2002, Perché studiare i media?, Bologna, Il Mulino, p. 15</ref>. In un mondo sempre più interconnesso, ogni persona conosce per lo più in modo indiretto, perché «l'ambiente reale è troppo complesso per consentire una conoscenza diretta. [...] E pur dovendo operare in questo ambiente
Prima della [[rivoluzione industriale]] lo sviluppo dei media di massa è stato piuttosto lento, ma a partire dall'invenzione della [[stampa]] (1455) le notizie, prodotte più facilmente iniziarono a trasmettersi più velocemente. Fino a quando poi durante l'Ottocento si sono susseguite nuove invenzioni che hanno permesso, da un lato, di trasportare contenuti a distanza più velocemente, dall'altro, di raggiungere il pubblico più capillarmente. La prima fu l'invenzione del [[telegrafo]]. Nella seconda metà dell'Ottocento avvenne l'invenzione del [[telefono]], cui seguì il [[cinema]].
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