Paolo Sollier: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Figlio di un dipendente dell'azienda elettrica, crebbe a [[Torino]] nel quartiere della [[Vanchiglietta]] dove, in giovane età, si avvicinò all'impegno sociale col [[Gruppo Emmaus]] e con [[Mani Tese]], che definisce «gruppi cattolici del dissenso».<ref name="Brusorio" >{{cita newsweb|autore=Paolo Brusorio|url=http://www.lastampa.it/2018/01/11/sport/calcio/sollier-invecchio-con-lo-spirito-del-sessantotto-sar-sempre-quel-pugno-chiuso-G9cO8xE3UynlNSoVFXrUPK/pagina.html|titolo=Sollier: "Invecchio con lo spirito del Sessantotto. Sarò sempre quel pugno chiuso"|pubblicazione=La Stampa|autore=Paolo Brusorio|data=11 gennaio 2018}}</ref>. Lasciata l'associazione, nel 1968 si iscrisse alla facoltà di scienze politiche, che però abbandonò dopo un anno per lavorare allo [[Fiat Mirafiori|stabilimento Mirafiori]] della [[FIAT]]; successivamente, svolse l'attività di calciatore a tempo pieno, senza però rinunciare all'impegno politico: «la critica principale che mi è stata rivolta [è come si conciliava la mia militanza a sinistra con i guadagni da calciatore, ''ndr''], ma il mio era lo stipendio di un buon impiegato. Se mi sentivo un privilegiato era per un altro motivo, perché facevo il lavoro dei miei sogni, il calciatore. Una fortuna che capita a pochi»<ref name="Salvio" >{{cita news|titolo=A Berlusconi direi sempre no|pubblicazione=SportWeek|autore=Fabrizio Salvio|data=14 marzo 2015|p=33}}</ref>.
[[File:Associazione Calcio Perugia - Paolo Sollier + Giancarlo Raffaeli.jpg|thumb|left|Sollier sfoglia il ''[[Quotidiano dei lavoratori]]'' a metà degli anni '70, con il collega [[Giancarlo Raffaeli]].]]
 
Successivamente, svolse l'attività di calciatore a tempo pieno, senza però rinunciare all'impegno politico: «la critica principale che mi è stata rivolta [è come si conciliava la mia militanza a sinistra con i guadagni da calciatore, ''ndr''], ma il mio era lo stipendio di un buon impiegato. Se mi sentivo un privilegiato era per un altro motivo, perché facevo il lavoro dei miei sogni, il calciatore. Una fortuna che capita a pochi».<ref name="Salvio"/>
La sua notorietà è dovuta principalmente al libro ''Calci e sputi e colpi di testa'', pubblicato nel 1976, nel quale il calciatore racconta la propria militanza in [[Avanguardia operaia]] e descrive il mondo del calcio da un punto di vista alternativo rispetto ai colleghi: nell'occasione, venne deferito dalla [[FIGC]]. Diventa emblematico il suo saluto col [[pugno chiuso]] rivolto ai tifosi del {{Calcio Perugia|N}}, saluto che gli provoca l'antipatia della tifoseria della {{Calcio Lazio|N}}<ref name="Brusorio" />, di segno politico opposto; ebbe a ricordare anni dopo: «non era propaganda. Non era un gesto indirizzato ai tifosi ma a me stesso, per ricordarmi ogni volta chi fossi e da dove venivo. E per far sapere ai miei amici che restavo quello di sempre. Il ragazzo che al campetto, tanti anni prima, così si rivolgeva a loro. Con quello che per noi era un segno di riconoscimento»<ref name="Salvio" />.
[[File:Associazione Calcio Perugia - Paolo Sollier + Giancarlo Raffaeli.jpg|thumb|left|Sollier sfoglia il ''[[Quotidiano dei lavoratori]]'' a metà degli anni '701970, con il collega [[Giancarlo Raffaeli]].]]
 
La sua notorietà è dovuta principalmente al libro ''Calci e sputi e colpi di testa'', pubblicato nel 1976, nel quale il calciatore racconta la propria militanza in [[Avanguardia operaia]] e descrive il mondo del calcio da un punto di vista alternativo rispetto ai colleghi: nell'occasione, venne deferito dalla [[FIGC]]. Diventa emblematico il suo saluto col [[pugno chiuso]] rivolto ai tifosi del {{Calcio Perugia|N}}, saluto che gli provoca l'antipatia delladelle tifoseriatifoserie di segno politico opposto,<ref name="Salvio"/> in particolar modo della {{Calcio Lazio|N}};<ref name="Brusorio" />, di segno politico opposto; ebbe a ricordare anni dopo: «non era propaganda. Non era un gesto indirizzato ai tifosi ma a me stesso, per ricordarmi ogni volta chi fossi e da dove venivo. E per far sapere ai miei amici che restavo quello di sempre. Il ragazzo che al campetto, tanti anni prima, così si rivolgeva a loro. Con quello che per noi era un segno di riconoscimento».<ref name="Salvio" />.
 
Dopo il ritiro dall'attività agonistica, collabora con quotidiani e riviste, tra cui ''[[Reporter (quotidiano)|Reporter]]'', ''[[Il Mattino di Padova]]'', ''[[Tuttosport]]'' e ''[[MicroMega (periodico)|MicroMega]]''. Allena per qualche anno squadre di categorie inferiori e nel 2008 pubblica il libro ''Spogliatoio'', scritto a quattro mani con Paolo La Bua, ed esce la riedizione di ''Calci e sputi e colpi di testa'', completata da articoli dell'epoca e recensioni.
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== Bibliografia ==
* {{cita libro|autore=Davide Rota|autore2=Silvio Brognara|titolo=Football dal 1902: storia della Biellese|editore=Editrice Il Biellese|città=Biella|anno=1996|p=556}}
* {{Cita web|url = http://www.lastampa.it/2018/01/11/sport/calcio/sollier-invecchio-con-lo-spirito-del-sessantotto-sar-sempre-quel-pugno-chiuso-G9cO8xE3UynlNSoVFXrUPK/pagina.html|titolo = Sollier: “Invecchio con lo spirito del Sessantotto. Sarò sempre quel pugno chiuso”|autore = Paolo Brusorio|wkautore = |sito = lastampa.it|editore = |data = 11 gennaio 2018|lingua = |formato = |pagina = |pagine = |cid = |citazione = |accesso = 12 gennaio 2018|urlarchivio = |dataarchivio = |urlmorto =
}}
 
 
== Voci correlate ==