Massimiliano Fuksas: differenze tra le versioni

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{{citazione|Essere un architetto che vuole costruire quando nel 1970 (dopo un tirocinio con Jørn Utzon) fonda a Roma uno studio (con Anna Maria Sacconi sino all'88) ha voluto dire operare due tagli. Il primo con l'ambiente universitario della capitale, dal quale dopo una fase di collaborazione si allontana. Il secondo con la generazione degli architetti a lui coetanei - è nato nel 1944 - che centrava l'attenzione sul momento della rappresentazione e del disegno|[[Antonino Saggio]], ''La città di Fuksas'', "Costruire", Gennaio 1999<ref>http://www.arc1.uniroma1.it/saggio/articoli/articoliprimi/fuksas.html</ref>}}
 
Nel 1982, con il progetto per la palestra del Comune di [[Paliano]], pubblicato dalla rivista francese ''Architecture d'Aujourd'hui'', lo studio ''GRANMA'' raggiunge la notorietà in Francia. La facciata inclinata e staccata, in un sistema di equilibri apparentemente instabili, sconvolge la percezione dei fruitori e, inserendosi nel contesto dell'architettura [[Postmodernismo|Postmoderna]] e [[Decostruttivismo|Decostruttivista]], attira l'attenzione della stampa internazionale<ref>{{cita web |url=http://maxxisearch.fondazionemaxxi.it/maxxi/collezionixx/XXI/scheda/IT-MAXXI-AR0001-0004679 |titolo=Copia archiviata |accesso=22 novembre 2015 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151122235953/http://maxxisearch.fondazionemaxxi.it/maxxi/collezionixx/XXI/scheda/IT-MAXXI-AR0001-0004679 |dataarchivio=22 novembre 2015 }}</ref>.
 
Sempre nel 1982 [[Patrice Goulet]] lo seleziona tra i dodici partecipanti alla Biennale di Parigi a cui prendono parte anche, tra l'altro, [[William Alsop]], [[Jean Nouvel]], [[Rem Koolhaas]], [[Toyo Ito]]. Nel [[1988]] finisce la collaborazione con Anna Maria Sacconi e fonda lo studio di [[Parigi]] (1989) e [[Vienna]] ([[1993]]) e nel [[2002]] quello di [[Francoforte]]<ref>Daniele Mariconti e Monica Colombo, ''I Maestri dell'Architettura - Massimiliano Fuksas'', Hachette, 2009</ref>.