Mesola: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
standardizzo ed aggiorno
mNessun oggetto della modifica
Riga 61:
Furono proprio gli Estensi, [[Signoria cittadina|Signori]] di [[Ferrara]], a valorizzare il territorio, intraprendendo una grande opera di [[Bonifica idraulica|bonifica]], progettando il porto di Alcina sul Po di Ariano ([[Po di Goro]]). Edificarono a Mesola il [[Castello]] e la [[Delizie estensi|Tenuta]]. La rivalità con la [[Serenissima]] sfociò spesso in conflitti armati; ma le truppe di [[Venezia]] dovettero sempre ritirarsi da qui al cessare delle ostilità, in seguito agli accordi di pace.
 
Il 27 ottobre [[1597]], alla morte di [[Alfonso II d'Este]], che non aveva lasciato eredi diretti, [[papa Clemente VIII]] annette l'intero [[Ducato di Ferrara]] allo [[Stato Pontificio]] in quanto il territorio stesso era [[feudo]] pontificio; non accettando la successione da Alfonso al cugino [[Cesare d'Este]], anche se la stessa precedentemente era stata riconosciuta dall'Imperatore [[Rodolfo II d'Asburgo|Rodolfo II]]. Il Castello e la Tenuta rimarranno disponibili come beni [[Allodio|allodiali]] agli Estensi fino al 1771, allorché passano alla [[Casa d'Asburgo|Casa regnante Austriaca]] in esecuzione del contratto di matrimonio tra [[Maria Beatrice d'Este (1750-1829)|Maria Beatrice d'Este]] e [[Ferdinando d'Asburgo-Este|Ferdinando Carlo d'Asburgo-Lorena]].
 
Torna quindi al [[Papa|Pontefice]] nel [[1785]], quando [[papa Pio VI]] acquista il feudo dall'Imperatore [[Giuseppe II d'Asburgo-Lorena|Giuseppe II d'Austria]], sino all'invasione di [[Napoleone Bonaparte]] nel [[1796]] e conseguente incorporazione nella [[Repubblica Cispadana]].