Gustave Courbet: differenze tra le versioni

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Attirava anzichè vi accentrò
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[[File:Gustave Courbet - Le Désespéré.JPG|thumb|''Autoritratto o uomo disperato'' (circa 1843); olio su tela, collezione privata|left]]
Ancora fanciullo studiò presso la scuola locale, dando prova di carattere ribelle e sanguigno, e apprendendo i primi rudimenti dell'arte pittorica dal padre, professore ad Ornans e allievo di [[Antoine-Jean Gros]]. Nel 1837 si trasferì presso la città universitaria di [[Besançon]], seguendo la volontà dei genitori che desideravano che si avviasse alla professione di avvocato; qui, tuttavia, vedendo ben presto come privilegiasse gli studi pittorici, il giovane Gustave si accostò alle lezioni di [[Charles-Antonine Flajoulot]], emulo di [[Jacques Louis David|David]]. Anche quando partì per [[Parigi]], malgrado si fosse iscritto subito alla facoltà di diritto, non seguì quasi mai i suoi corsi, preferendo coltivare i propri interessi artistici: Courbet, infatti, approdò in una città che serbava tracce di un grandissimo fervore artistico che vi accentròattirava artisti di grande nome, quali [[Théodore Géricault|Géricault]] e [[Eugène Delacroix|Delacroix]], e che trovava espressione nell'attività culturale vivacissima, animata dalle diverse esposizioni e dai musei. Visitò numerose volte il [[Louvre]], ove ebbe modo di lavorare a confronto diretto con le opere di [[Rubens]], [[Rembrandt]], [[Caravaggio]] e [[Tiziano]]; ebbe libero accesso anche alla «galleria spagnola» del re Luigi Filippo, dove scoprì i dipinti di [[Diego Velázquez|Velázquez]] e [[Francisco de Zurbarán|Zurbarán]],<ref name=orsay/> che si sarebbero rivelati decisivi per la sua formazione.<ref>{{cita|Bade||PB}}.</ref>
 
Il giovane Courbet a Parigi si divise tra un'intensa attività di studio e gli svaghi e i divertimenti concessi da una grande città. Intrecciò infatti una relazione amorosa con la modella [[Virginie Binet]], che gli darà una figlia nel settembre 1847, e frequentò assiduamente la ''brasserie Andler'', birreria scelta come luogo di ritrovo da diversi artisti e intellettuali parigini, quali [[Charles Baudelaire|Baudelaire]], [[Jules Champfleury|Champfleury]] e [[Proudhon]].<ref>{{cita web|accesso=19 giugno 2016|url=http://www.ada.ascari.name/CasaAda/studio/artec/artisti/curbet-bio.html|titolo=Gustave Courbet}}</ref> In ogni caso, Courbet non trascurò affatto gli studi pittorici, realizzando una serie di opere dove è già evidente il distacco dallo stile romantico: tra queste, notevoli sono ''Il disperato'' (1841), ''L'uomo con il cane nero'' (1842), ''L'uomo ferito'' (1844-54), e il ''Ritratto dell'artista'' (1845-46).<ref name=orsay>{{cita web|accesso=19 giugno 2016|url=http://www.musee-orsay.fr/it/collezioni/scheda-courbet/biografia.html|titolo=Gustave Courbet (1819-1877): Una biografia|anno=2006|editore=Musée d'Orsay}}</ref>