Un mostro a Parigi: differenze tra le versioni

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== Trama ==
La storia si svolge durante la piena della [[Senna]] a [[Parigi]] nel 1910. Émile, un timido proiezionista di cinema e appassionato di riprese cinematografiche, è innamorato di Maud, sua collega, alla quale non osa dichiarare i suoi sentimenti. Émile ha per amico Raoul, un fattorino e inventore esuberante, che si sposta su un furgone accessoriato con [[gadget|dispositivi]] improbabili che ha soprannominato Catherine. Lucille, amica d'infanzia di Raoul, è una cantante di cabarè (cabaret) che si esibisce nel locale ''L'Oiseau rare''. Lucille ha successo e sua zia fa di tutto per metterla tra le braccia del prefetto della polizia Maynott, uomo ricco e potente ma divorato da orgoglio e ambizione.
 
Una sera Raoul, accompagnato da Émile, va a fare una consegna nella serra del [[Jardin des Plantes]]; in assenza del professore che vi lavora, la serra è controllata dal suo assistente Charles, una scimmia erudita. Estasiato all'idea di frugare nel laboratorio del professore, Raoul provoca degli strani incidenti: un miscuglio di pozioni dà a Charles una voce da cantante d'opera, mentre un fertilizzante instabile fa spuntare in un batter d'occhio un girasole gigante. Improvvisamente avviene un'esplosione: tutti ne escono illesi, ma Émile è convinto di aver intravisto una creatura mostruosa;. qualcheQualche giorno dopo, leggendo le testimonianze terrificanti scritte sui giornali, i due amici capiscono con sgomento che la creatura esiste veramente e che sono loro i responsabili della sua apparizione.
 
Il prefetto Maynott affida l'inchiesta al poliziotto Pâté, ma mantiene viva, volontariamente, la paura della popolazione al fine di apparire un eroe una volta catturata la creatura e di vincere le elezioni comunali; nello stesso tempo, tenta invano di sedurre Lucille, impegnata a cercare senza successo un musicista per assisterla; Albert, un cameriere de ''L'Oiseau rare'', si propone per quel ruolo, ma lei lo rifiuta. Uscendo dalla porta sul retro, il ragazzo intravede il mostro e tenta di rifugiarsi di nuovo all'interno del locale, per poi fuggire spaventato. Lucille, aprendogli la porta, vede il mostro nascosto da un mantello e un cappello abbandonati da un passante terrorizzato; scoprendo il suo vero aspetto Lucille scappa ma, sentendo il mostro cantare, si rende conto non solo che non è pericoloso, ma che ha anche una voce straordinaria; lo accoglie quindi nel suo camerino e lo battezza Francœur, prendendo spunto dal nome della strada dove l'aveva trovato. Francœur non è altro che una pulce che il fertilizzante instabile del laboratorio ha ingrandito fino a farlo diventare di una taglia quasi umana.