Oltreuomo: differenze tra le versioni

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==Descrizione==
Il termine "superuomo" rappresenta la traduzione originale che fu data all'espressione ''Übermensch''; tuttavia è rilevante l'interpretazione successiva di [[Gianni Vattimo]], il quale afferma che la traduzione "oltreuomo", secondo lui più letterale, risulta più appropriata e rispecchia meglio l'ideale portato da Nietzsche<ref>Marcello De Bartolomeo, Vincenzo Magni, ''I sentieri della ragione. Filosofie Contemporanee'', Bergamo, Atlas, 2006.</ref>. Questa traduzione è però contestata dal filosofo Domenico Losurdo<ref>Domenico Losurdo “Nietzsche, il ribelle aristocratico”, Bollati Boringhieri Editore, Torino 2002 [http://www.filosofia.it/argomenti/nietzsche-filosofo-totus-politicus Nietzsche filosofo "totus politicus" - Filosofia.it] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160321201639/http://www.filosofia.it/argomenti/nietzsche-filosofo-totus-politicus |data=21 marzo 2016 }}</ref>.
 
Il termine tedesco può comunque essere fatto risalire al greco ὑπεράνθρωπος (hyperànthropos), le cui prime attestazioni sono nel I secolo a.C., con [[Dionigi di Alicarnasso]], e nel II secolo d.C., con [[Luciano di Samosata|Luciano]]. In tedesco il vocabolo ''Übermensch'' appare per la prima volta nel 1527, in una lettera con la quale il domenicano Hermann Rab si scagliava violentemente contro i luterani.