Il Popolo d'Italia: differenze tra le versioni

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Un pensiero smentito da alcuni [[articolo di fondo|fondi]] di [[Prima pagina|prima]] e [[terza pagina]] del Popolo d'Italia pubblicati in quegli anni.
 
==== Il ''«Popolo di Roma''» ====
Nel [[1925]] i quotidiani italiani, a cominciare dai giornali con le più alte tirature, si uniformarono alle direttive del regime riportando fedelmente la sua voce. Forse per questi motivi le tirature del Popolo d'Italia scesero sotto le 80.000 copie e le pubblicità furono sempre più scarse. Di conseguenza aumentò il passivo fino ad indurre l'amministrazione del giornale a sospendere l'edizione romana in maniera definitiva. Al suo posto il 1º ottobre nacque ''Il Popolo di Roma'', [[quotidiano]] con gli stessi caratteri di testata e indirizzo politico del predecessore. Successivamente si avvicinò all'organizzazione degli industriali fascisti<ref>{{Treccani|giornale-e-giornalismo_(Enciclopedia-Italiana)|Giornale e giornalismo}}</ref>.
 
Fino al 25 luglio [[1943]] il quotidiano fu diretto da [[Guido Baroni]]. Dopo la [[caduta del fascismo]] fu sostituto da [[Corrado Alvaro]], direttore nei 45 giorni che intercorrono dal 25 luglio all'8 settembre. A differenza del Popolo d'Italia, il «Popolo di Roma» continuò a essere pubblicato anche dopo l'[[8 settembre 1943]] sotto la direzione di Francesco Scardaoni<ref>{{cita web|url=http://web.tiscali.it/RSI_ANALISI/stampa.htm|titolo=La stampa nella R.S.I.|accesso=7 gennaio 2018}}</ref> (successore di [[Guido Baroni]]).
 
==== Il malcontento ====