Bioluminescenza: differenze tra le versioni

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Studi biochimici hanno dimostrato che i meccanismi di emissione di luce da parte di organismi viventi sono molto vari e quindi, con buona probabilità, tale proprietà si è sviluppata in maniera indipendente nei vari gruppi biologici.
 
È stato accertato che in molti organismi viventi, tra i quali la [[Lampyris noctiluca|lucciola]], la ''bioluminescenza'' implica l'azione di almeno due composti chimici: un substrato organico che emette la luce, chiamato "[[Luciferine|luciferina]]", e un [[enzima]] catalizzatore chiamato "[[luciferasi]]". Nella maggior parte dei casi il fenomeno è appunto dovuto alla luciferina, che in presenza di [[Adenosina trifosfato|ATP]] (adenosintrifosfato), magnesio e dell'enzima luciferasi, cede elettroni, i quali, passando ad un livello minore di energia, liberano energia sotto forma di luce.
 
Nei batteri (''[[Photobacterium]]'') la bioluminescenza è associata al consumo di [[ossigeno]] (O<sub>2</sub>) e quindi avviene solo in condizioni di aerobiosi.