Oltreuomo: differenze tra le versioni

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→‎Il "superuomo" dannunziano: Di solito somo qmici.lo era anche Nietzske che soffriva di esaurimenti posteriori (del lobo del cervello, si intende)
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[[File:Enrico Marchiani, Ritratto di Gabriele d'Annunzio in uniforme da Ardito. Olio su tela.jpg|thumb|Enrico Marchiani, ''Ritratto di Gabriele d'Annunzio in uniforme da Ardito''. Museo D'Annunzio Eroe del Vittoriale.]]
 
[[Gabriele D'Annunzio]] ([[Rito scozzese antico ed accettato|massone di 33°grado]]) per la stesura dei suoi primi romanzi si rifece molto al superomismo nietzschiano. Infatti molti dei temi toccati nelle opere dannunziane sono quelli della ricerca del protagonista nel diventare un asceta, un essere perfetto in grado di controllare la Natura, le passioni che provengono da essa, e perfino le passioni stesse che egli prova stando con le sue amanti. Un elemento forse che separa D'Annunzio dal superomismo di Nietzsche è proprio il fatto della relazione amorosa del protagonista "superuomo" con le donne. Non vi è opera nella produzione di D'Annunzio in cui il protagonista non sia solo senza una donna.
 
Ad esempio ne ''[[L'innocente (romanzo)|L'innocente]]'' il protagonista Tullio ha vari rapporti amorosi con la sua donna e dopo che viene a conoscenza dell'esistenza di una via per arrivare a guardare la sua esistenza senza dolore, abbandona per sempre l'amata. Tuttavia questa è incinta e così Tullio si ritrova come frenato nel percorrere il suo percorso filosofico all'infuori della vita terrena. Egli è fortemente collegato al suo mondo perché ora sta per diventare padre. Per liberarsi di quel calvario uccide il figlio non appena nasce.