Pellagra: differenze tra le versioni

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== Storia ==
In Italia, la malattia fu estremamente diffusa fra il [[XVIII secolo|XVIII]] ede il [[XIX secolo]] ed, esclusivamente nelle zone settentrionali, dove fu sconfitta solo nella seconda metà del XX secolo. Il termine ''pellagra'' apparve per la prima volta nel [[1771]], in un libro del medico [[Francesco Frapolli]], pubblicato a [[Milano]]. Il termine fu preso dal dialetto lombardo, per indicare la caratteristica pelle ruvida causata dalla malattia. GrandeUn grande contributo alla conoscenza della pellagra lo dette, nel [[XVIII secolo]], il medico [[Gaetano Strambio]], autore di tre trattati sulla malattia;: lo Strambio descrisse la sintomatologia della pellagra, e ne escluse l'etiologia infettiva, chementre tuttaviala riteneva ereditaria.
 
Alla fine del XVIII secolo, era proprio l'Italia il paese più colpito, tanto che cominciarono gli gl'interventi pubblici inper meritoestirpare alquesta fenomenopiaga: nel [[1776]] il governo della Repubblicarepubblica di Venezia individuava la causa della pellagra che colpiva i propri contadini nei «sorghi turchi immaturi e guasti» ripescati dai terreni alluvionati. [[Giuseppe II d'Asburgo]] fondò a [[Legnano]], nel [[1784]],<ref>[http://www.uab.edu/reynolds/pellagra/history Pellagra]</ref> il primo ospedale per malati di pellagra, ma esso venne chiuso solo 12 anni dopo. Tra il [[1804]] e il [[1805]], il governo austriaco, che allora dominava quella parte d'Italia, condusse un'inchiesta sulla pellagra nelle province di [[Treviso]] e [[Padova]], concludendo che la malattia non era né contagiosa né ereditaria, ma dipendeva «dall'abuso dell'alimento vegetabile, in particolare del granturco».
 
È da sottolineare che i contadini della zona conducevano una dieta basata su due o tre chili di polenta al giorno, non avendo altre possibilità per nutrirsi. In seguito all'[[Unità d'Italia]], un'inchiesta promossa dalla Direzione di Agricoltura nel [[1878]] contò 97.855 casi di pellagra in 40 province dello Stato, con picchi nel [[Veneto]].Il governo decise quindi, nel [[1881]], di prendere i primi provvedimenti per contrastare la malattia, finanziando la costruzione di essiccatoi per la stagionatura artificiale del mais e di cucine che migliorassero l'alimentazione dei contadini.