Luigi Barzini (1908-1984): differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Recupero di 1 fonte/i e segnalazione di 0 link interrotto/i. #IABot (v1.6.1) |
integrazione |
||
Riga 44:
==Biografia==
Figlio del giornalista [[Luigi Barzini (1874-1947)|Luigi Barzini]] (1874-1947), ricevette tale nome in onore di [[Luigi Albertini]]<ref name=Afeltra>{{Cita|Afeltra 1988|p. 20.}}</ref>, direttore-dominus del ''[[Corriere della Sera]]'' che l'aveva assunto e con il quale aveva cominciato la sua prestigiosa carriera. Il figlio seguì il padre, che si stabilì nel [[1921]] negli [[Stati Uniti]]. Qui svolse la sua formazione scolastica
Quando
Nel [[1942]] fu rilasciato. In quell'anno nacque la prima figlia, Ludina. L'anno successivo nacque [[Benedetta Barzini|Benedetta]]. Nella Roma liberata, Barzini fondò e diresse «Libera Stampa» (1944). Nel [[1945]] fonda una società editoriale, "Servizio informazioni stampa italiana". Con essa pubblicò il quotidiano «[[Il Globo (Roma)|Il Globo]]», da lui fondato il 1º febbraio di quell'anno, e alcuni giornali economici<ref name="Cereghino"/>. Nello stesso periodo fu capo [[ufficio stampa]] del [[Partito Liberale Italiano|Partito Liberale]].
Riga 54:
Successivamente si trasferì a Milano con la famiglia. Anche il padre si trovava nel capoluogo lombardo, alla ricerca di un lavoro. Barzini senior non poté essere ospitato nella casa del figlio a causa del veto della nuora, Giannalisa<ref name=Afeltra/>. La notizia della sua morte, avvenuta in solitudine e povertà il 6 settembre 1947, procurò al figlio un grande dolore.
Separato dalla moglie, Barzini decise di ricostruirsi una vita autonoma. Si sposò in seconde nozze con Paola Gadola ed ebbe altri tre figli: Luigi, [[Andrea Barzini|Andrea]] e Francesca. Dopo aver lasciato la direzione del «Globo», nel dicembre [[1948]] passò a collaborare al nuovo rotocalco «[[La_Settimana_Incom#La_Settimana_Incom_illustrata|La Settimana Incom illustrata]]», versione stampata del famoso [[cinegiornale]] Incom. Barzini tenne una rubrica fissa ("Almanacco dei sette giorni"), in cui prendeva in esame gli avvenimenti salienti accaduti durante la settimana; assunse per un breve periodo anche la direzione (1950). Dopo aver ceduto la direzione continuò a collaborarvi come inviato<ref>{{DBI|nome = BARZINI, Luigi|nomeurl = luigi-barzini_res-fc221b19-87eb-11dc-8e9d-0016357eee51_(Dizionario-Biografico)/|autore = Alessandra Cimmino|anno = 1988|volume = XXXIV|accesso = 13 novembre 2016 }}</ref>.
Nel [[1953]] ritornò al «Corriere della sera» e vi rimase fino al 1962. Scrisse anche per «[[L'Europeo]]» e «[[La Stampa]]» di [[Torino]]. In politica fu deputato del [[Partito Liberale Italiano|PLI]] per tre legislature: III (1958-63), IV (1963-1968) e V (1968-1972). Celeberrimo il suo libro ''Gli italiani'' (''The Italians''), tradotto in tutto il mondo.
Riga 123:
}}
{{Box successione
|carica = Direttore della [[La_Settimana_Incom#La_Settimana_Incom_illustrata|Settimana Incom illustrata]]
|immagine =
|periodo = marzo - novembre [[1950]]
|