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Anche gli stessi abitanti del borough spesso davano alle fiamme edifici abbandonati. Ciò veniva fatto soprattutto per rubare dall'edificio distrutto infissi in metallo, rame, rubinetterie, sanitari, ecc.., tutto materiale che poi poteva essere rivenduto. Altri incendi furono causati da impianti elettrici non a norma, o da semplice vandalismo associato alla generale situazione di degrado.
[[File:Fort Apache Police Precinct, 2007.JPG|thumb|left|La stazione di polizia del 41º distretto al numero 1086 di Simpson Street, soprannominata "Fort Apache" negli anni settanta, in una foto del 2007]]
All'epoca del presunto commento di Cosell nel 1977, dozzine di edifici venivano bruciati ogni giorno nel Bronx, alcune volte interi blocchi di appartamenti erano avvolti dalle fiamme rendendo l'area perennemente coperta da una cappa di fumo e fuliggine. La polizia, troppo occupata a cercare di contrastare il dilagare dello spaccio di droga e della delinquenza, smise ben presto di investigare sui roghi, in quanto erano semplicemente troppi.<ref name="nytimes 1q"/> Durante questo periodo, la stazione di polizia del 41º distretto della [[New York City Police Department|NYPD]] situata al numero 1086 di Simpson Street divenne nota con il soprannome ''Fort Apache'', in quanto era l'unico baluardo della legge e dell'autorità costituita contro il crimine dilagante, che rese il Bronx la capitale statunitense dell'omicidio, dello stupro, delle rapine, e delle aggressioni per tutti gli anni settanta (e primi anni ottanta). Nel 1980, il distretto venne ironicamente rinominato "[[La casa nella prateria|The Little House on the Prairie]]" ("La casa nella prateria"),<ref name="nytimes 1q"/> in quanto due terzi degli originari 94.000 residenti di competenza del 41º se ne erano andati, lasciando la caserma fortificata una delle poche strutture ancora in piedi nella zona (e l'unico edificoedificio sulla Simpson Street) a non essere stata abbandonata o incendiata.<ref>{{Cita news|titolo=Pulling Out of Fort Apache, the Bronx; New 41st Precinct Station House Leaves Behind Symbol of Community's Past Troubles |nome=Ian |cognome=Fisher |url=http://www.nytimes.com/1993/06/23/nyregion/pulling-fort-apache-bronx-new-41st-precinct-station-house-leaves-behind-symbol.html |giornale=New York Times |data=23 giugno 1993 |accesso=17 gennaio 2010}}</ref> La storia della stazione di polizia ispirò anche un film intitolato ''[[Bronx 41º distretto di polizia]]'' (1981). Inoltre, la pessima fama del quartiere generò la produzione di altre pellicole a tema quali il celebre ''[[I guerrieri della notte]]'' di [[Walter Hill (regista)|Walter Hill]] (1979), o ''[[1990 - I guerrieri del Bronx]]'' (1982) e ''[[Fuga dal Bronx]]'' (1983), entrambi diretti da [[Enzo G. Castellari]].
 
In totale, più del 40% degli edifici situati nel Bronx furono bruciati o abbandonati tra il 1970 e il 1980.<ref name=Flood>{{Cita news|cognome=Flood|nome=Joe|titolo=Why the Bronx burned|url=http://www.nypost.com/p/news/opinion/opedcolumnists/why_the_bronx_burned_hvgkCrLVekbXBGohd6GFUO|accesso=21 novembre 2011|giornale=The New York Post|data=16 maggio 2010}}</ref> L'aspetto del quartiere veniva paragonato a quello di una città bombardata durante la [[seconda guerra mondiale]], con cumuli di macerie ai lati delle strade, rottami d'auto e rifiuti ovunque. Il 5 ottobre 1977, il Presidente [[Jimmy Carter]] fece una visita non programmata a Charlotte Street, mentre si trovava a New York per presenziare ad una conferenza delle [[Organizzazione delle Nazioni Unite|Nazioni Unite]]. Charlotte Street era una delle zone più colpite dal degrado urbano. Carter, si disse "sconcertato" dalla situazione ed ordinò a [[Patricia Roberts Harris]], all'epoca a capo del [[Dipartimento della Casa e dello Sviluppo Urbano degli Stati Uniti d'America]], di prendere seri provvedimenti per salvare la zona.<ref name=Fernandez>{{Cita news|cognome=Fernandez|nome=Manny|titolo=In the Bronx, Blight Gave Way to Renewal|url=http://www.nytimes.com/2007/10/05/nyregion/05charlotte.html|accesso=27 marzo 2011|giornale=The New York Times|data=5 ottobre 2007}}</ref> Anche [[Ronald Reagan]], durante la sua campagna presidenziale del 1980, visitò la zona e criticando Carter per non aver mantenuto le promesse fatte, disse di "non aver mai visto una cosa simile dai tempi della Londra bombardata dai nazisti".