Villa d'Este (Cernobbio): differenze tra le versioni

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Dal 1868 al 1870 la villa divenne la residenza della Zarina di Russia [[Dagmar di Danimarca|Maria Feodorowna]], che riportò la villa a nuovo splendore dopo i periodi precedenti di abbandono. Il biennio della Zarina è noto per le feste notturne accompagnate da fiaccolate e fuochi d'artificio.
 
Dopo tre anni di abbandono, grazie ad una iniziativa del sindaco di Milano [[Giulio Bellinzaghi]] e di alcuni [[Senato del Regno d'Italia|Senatori del Regno d'Italia]], venne costituita la Società Villa d'Este e l'edificoedificio fu trasformato in un albergo di lusso.<ref name=":0" /> Prese in quel momento definitivamente il nome di ''Villa d'Este''.
 
Nel dopoguerra, tornò ad essere un rinomato luogo di appuntamenti mondani, e fu teatro del celebre delitto Bellentani o "delitto dell'ermellino" (15 settembre 1948), un fatto che ebbe grande risonanza nella stampa dell'epoca: la contessa Pia Bellentani uccise, nel corso di una festa nei lussuosi locali, il suo amante Carlo Sacchi, coprendo la pistola con la sua stola di ermellino. Tentò subito dopo di uccidersi ma la pistola si inceppò: per l'omicidio venne condannata a soli dieci anni di reclusione, ridotti poi a sette, grazie all'attenuante dell'infermità mentale.<ref>{{cita libro | cognome=AA.VV | anno=1999 | titolo=Storia d'Italia | editore=DeAgostini | città=Novara | isbn=88-402-9440-6 | p=553 }}</ref> L'omonima società che gestisce l'albergo ha superato ampiamente i cento anni di vita per anni quotata al borsino o al terzo mercato, e poi sul mercato telematici ''[[Temex]]''.