Arcidiocesi di Ravenna-Cervia: differenze tra le versioni

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Si può ipotizzare che la diocesi di Ravenna sia stata istituita nella ''[[Civitas Classis]]'' all'inizio del [[III secolo]]. Il primo vescovo di cui è certa l'esistenza è [[Severo di Ravenna|Severo]], che partecipò al [[concilio di Sardica]] nel [[343]]. La tradizione arretra l'inizio della cronologia episcopale ai primi decenni della cristianità: [[Apollinare di Ravenna|sant'Apollinare]], uno dei discepoli di [[san Pietro]] ad [[Antiochia di Siria]], giunse a Classe dalla sua città natale e qui fondò la prima comunità cristiana locale; il medesimo episodio è presente in [[Agnello Ravennate|Andrea Agnello]] e negli scritti dei cronachisti ravennati a partire dal [[IX secolo]]. La maggioranza degli storici ritiene tuttavia che tali testimonianze non siano affidabili e che la datazione tramandata sia stata ottenuta dilatando la durata dei primi episcopati.
 
Di certo vi è che la prima chiesa cristiana ravennate fu edificata a Classe: iniziata da [[san Pietro Crisologo]] (vescovo nella prima metà del [[V secolo]]), fu terminata dal successore Neone. La diocesi ebbe sede a Classe dalla fondazione sino al [[378]], quando fu trasferita a Ravenna. All'epoca del vescovo Pietro Crisologo, la sede ravennate acquisì una notevole importanza fra le diocesi del nord Italia; all'autorità del vescovo di Ravenna furono sottoposte le diocesi di [[Sede titolareArcidiocesi di VoghenzaFerrara-Comacchio|Voghenza]], [[Diocesi di Imola|Imola]], [[Diocesi di Forli-Bertinoro|Forlì]], [[Diocesi di Faenza-Modigliana|Faenza]], [[Arcidiocesi di Bologna|Bologna]] e [[Arcidiocesi di Modena-Nonantola|Modena]], in precedenza appartenute alla [[metropolia]] di [[Arcidiocesi di Milano|Milano]]. All'epoca del vescovo Giovanni I (fine [[V secolo]]), detto ''Angelopte'' perché avrebbe avuto il privilegio di poter vedere il proprio [[angelo custode]], la [[metropolia]] di Ravenna estese la sua giurisdizione su tutti i vescovi dell'[[Emilia]], dunque anche sulle Chiese di [[Diocesi di Piacenza-Bobbio|Piacenza]], [[Diocesi di Parma|Parma]], [[Diocesi di Brescello|Brescello]] e [[Diocesi di Reggio Emilia-Guastalla|Reggio]]. Ravenna era una delle tre sedi metropolitane dell'[[Italia settentrionale]] (le altre erano Milano ed [[Patriarcato di Aquileia|Aquileia]]). Il vescovo ravennate riceveva la consacrazione direttamente dal [[Diocesi di Roma|vescovo di Roma]].
 
I prelati di Ravenna ebbero nei secoli seguenti grande potere, non alieno da uno spirito di autonomia rispetto all'autorità romana, tanto che a più riprese i [[papa|papi]] intervennero per limitarne le prerogative: [[papa Simplicio]] minacciò Giovanni III della privazione del diritto di consacrare i vescovi suoi [[Diocesi suffraganea|suffraganei]], [[papa Gregorio I|Gregorio Magno]] (590-604) richiese di ridurre lo sfarzo dell'arcivescovo Giovanni V e del suo clero.