Lingua ladina: differenze tra le versioni

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Sembra che il ladino derivi dall'idioma parlato dalle popolazioni del [[Norico]] rifugiatesi nelle vallate delle [[Alpi orientali]] a partire dal [[V secolo]], fuggendo dalle [[invasioni barbariche|invasioni]] dei [[Rugi]], degli [[Avari]] e degli [[Slavi]].
[[File:Rhaeto-Romance languages now and 1200 years ago..png|thumb|upright=1.4|Contrazione dell'area delle lingue retoromanze. In arancione l'attuale area del ladino]]
Questi gruppi, unitisi alle preesistenti etnie celtiche ([[breoni]]), erano indicati dalle popolazioni di [[lingua tedesca]] come ''[[Welsche|Welsch]]'' (opponendoli a se stessi e ai ''Windisch'', gli Slavi), mentre essi stessi si autodefinivano ''latini'' (da cui il termine dialettale ''ladin''). Il termine si diffuse a partire dal [[XVIII secolo]] anche negli ambienti tedeschi (''Ladinisch'') per designare le popolazioni in via di germanizzazione soggette al [[Tirolo]]. Alcune delle popolazioni soggette storicamente alla [[Repubblica di Venezia]] non compresero subito l'importanza di salvaguardare il proprio bagaglio storico-culturale per i significati sottesi di filo-asburgicismo, per cui negli ambienti italiani si era giunti al compromesso di Ladino-Dolomitici. Ora però una nuova consapevolezza e sensibilità sta prendendo piede anche in tali popolazioni e una maggioremIl attenzioneladino èha rivoltatratti allein propriecomune originicon le [[lingue romanze]] occidentali, alper esempio la [[lenizione]] - talvolta fino alla scomparsa - delle intervocaliche (''latinu'' > ''ladin'') e il plurale in ''-s'' anziché in ''-i'', ''-e'', ma a volte se ne discosta (la ''c'' dinanzi a ''e'' e ''i'' non passa a [ʦ] > [s] ma diventa [ʧ] come nel gruppo orientale - i casi di aspirazione di [k], come nella parola ''l sak'', sembrano invece essere un caso di germanizzazione<ref>{{Cita web|url=https://www.dh-lehre.gwi.uni-muenchen.de/?p=29474|titolo=Der ’sprechende‘ ALD-I {{!}} Lehre in den Digital Humanities|sito=www.dh-lehre.gwi.uni-muenchen.de|accesso=21 deigiugno confini2016}}</ref>).
 
Il ladino ha tratti in comune con le [[lingue romanze]] occidentali, per esempio la [[lenizione]] - talvolta fino alla scomparsa - delle intervocaliche (''latinu'' > ''ladin'') e il plurale in ''-s'' anziché in ''-i'', ''-e'', ma a volte se ne discosta (la ''c'' dinanzi a ''e'' e ''i'' non passa a [ʦ] > [s] ma diventa [ʧ] come nel gruppo orientale - i casi di aspirazione di [k], come nella parola ''l sak'', sembrano invece essere un caso di germanizzazione<ref>{{Cita web|url=https://www.dh-lehre.gwi.uni-muenchen.de/?p=29474|titolo=Der ’sprechende‘ ALD-I {{!}} Lehre in den Digital Humanities|sito=www.dh-lehre.gwi.uni-muenchen.de|accesso=21 giugno 2016}}</ref>).
 
Il ladino ''sarebbe'' la lingua caratterizzante della [[Ladinia]], se non che di quest'ultimo termine si fa solitamente un uso impreciso ed ambiguo, mancando di un significato storicamente affermato. In particolare con questo termine alcuni gruppi di opinione intendono indicare la regione geografica che raggruppa i territori di lingua ladina (anticamente molto più estesi) che fino al [[1918]] erano dell'[[Austria-Ungheria|Impero asburgico]], vale a dire [[Val di Fassa]] (Trentino), [[Val Gardena]], [[Val Badia]], [[Marebbe]] (Alto Adige) nonché [[Livinallongo del Col di Lana|Livinallongo]], [[Colle Santa Lucia|Colle]] e [[Valle d'Ampezzo|Ampezzo]] ([[Veneto]]).
 
Come tale il termine Ladinia non esaurirebbe la totalità dei territori di lingua ladina, mancando di annoverare almeno quelli adiacenti (anche linguisticamente) ma storicamente compresi nei domini veneziani, come il [[Cadore]], lo [[Zoldano]] e l'[[Agordino]]. Rimarrebbero escluse anche la [[Val di Non]] e la [[Val di Sole]] e il Primiero nel Trentino occidentale e la Val Senaiga nel Bellunese orientale.{{cn}}
[[File:Josef Anton Vian.jpg|thumb|Il curato fassano Josef Anton Vian (1804-1880) autore anonimo dalla prima grammatica ladino-gardenese nel 1864<ref>[http://www.micura.it/it/incontro/cultura-ladina/letteratura-e-identita/origine-della-letteratura-ladina]|Josef Anton Vian autore della prima grammatica ladino-gardenese 1864</ref>]]