Campoleone: differenze tra le versioni
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|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 4
|Divisione amm grado 1 = Lazio
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== Geografia fisica ==
Sorge ai piedi dei [[Colli Albani]], in parte nel comune di [[Aprilia (Italia)|Aprilia]], dove si trova la stazione ferroviaria, e in parte nel comune di [[Lanuvio]], dove si trovano importanti monumenti archeologici coma la via [[Astura]], la via ardeate-lanuvina che si immetteva nella [[via Ardeatina]], e ponte Loreto del II secolo a.C.
Qui venne localizzata da [[Antonio Nibby]] l'antica città latina di [[Polusca]] (Casal delle Mandrie).
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In epoca romana presso l’odierno incrocio di Campoleone si intersecavano i basolati di alcune antiche strade romane, tra cui la Via Anziate (oggi Via Nettunense), la Via Satricana (oggi Via Cisternense) e la Via Laviniense.
Nel 1930 sul colle dell’Osteria di Civita, a Campoleone, vennero rinvenuti i resti di un’estesa villa romana di età tardo-repubblicana, che ha restituito molti rocchi di colonne, pertinenti ad un grande portico. Questa villa è stata attribuita a quella che Bruto e Cassio possedevano nell’agro di Lanuvio<ref>Christian
Il toponimo odierno ha origine invece nel Medioevo, e più precisamente nel 1244, quando compare il fondo Leonis, che sembra derivare con ogni probabilità dal nome del nuovo proprietario. Altra località che compare nel Medioevo è la Sicclica, ovvero “la Secca”, la quale indica un’area estesa ed asciutta utilizzata per l’agricoltura o per l’allevamento del bestiame, corrispondente all’odierna tenuta del Pascolaro, presso Campoleone.
A partire dal Cinquecento le carte topografiche riportano presso l’odierno incrocio di Campoleone, l’Osteria di Civita, per il ristoro ed il pernottamento dei viandanti. Nel corso dell’Ottocento l’Osteria venne gravemente danneggiata da un incendio doloso ed a causa del suo cattivo stato di conservazione divenne nota come Osteriaccia. Questo edificio era collocato presso la biforcazione tra la Via Nettunense e la Via Cisternense ed oggi, completamente ristrutturato, è stato adibito a tabaccaio.
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