Ahmed Hasan al-Bakr: differenze tra le versioni

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Il suo governo aiutò anche la [[Siria]] (in cui era al potere il ''Baʿth'', anche se perennemente in contrasto con l'omologo iracheno) durante la [[Guerra di Tishrin]] - chiamata per lo più [[Guerra del Kippur]] - dell'ottobre 1973. Esortando i suoi concittadini e il mondo arabo all'azione bellica contro [[Israele]], egli denunciò il cessate-il-fuoco che mise termine al conflitto e si oppose agli Accordi Provvisori negoziati da [[Egitto]] e Siria con lo Stato ebraico. L'Iraq fu in grado di colpire non superficialmente l'economia occidentale quando si unì al fronte dei paesi islamici e al loro [[boicottaggio]] [[Petrolio|petrolifero]] contro i sostenitori di Israele.
 
Sotto al-Bakr si intensificarono altresì i conflitti tra governo centrale arabo e la comunità [[Curdi|curda]] del Paese. Ai primi del 1974 scoppiarono violenti combattimenti nell'Iraq settentrionale tra le forze governative e i nazionalisti curdi, che respingevano come inadeguata la nuova autonomia al Kurdistan elargita in base agli Accordi del 1970. I curdi, condotti da [[Mustafa Barzani|Mustafa al-Barzani]], ricevettero in quell'occasione armi e aiuti dall'[[Iran]]. Dopo che l'Iraq concordò ai primi del 1975 con l'Iran, grazie agli [[Accordi di Algeri]], per fissare la linea di confine al ''thalweg'' dello [[Shatt al-'Arab]], l'Iran smise di aiutare i Curdi e la rivolta finì in un bagno di sangue.
 
Nel luglio del 1978 fu adottato un decreto per rendere illegale qualsiasi attività politica dei non-[[Ba'th|baʿthisti]] e l'appartenenza ad altri movimenti politici che non fossero il ''Baʿth'' fu punita con la morte, anche nel caso della vecchia classe militare, che così fu decapitata, mentre giovani ufficiali ligi al volere del ''Baʿth'' entrarono in gran numero nelle forze armate.