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{{nota disambigua}}
{{Divisione amministrativa
|Nome=Pisciotta
|Panorama=Pisciotta.jpg
|Didascalia=
|Bandiera=
|Voce bandiera=
|Stemma=Pisciotta-Stemma.png
|Voce stemma=
|Stato=ITA
|Grado amministrativo=3
|Divisione amm grado 1=Campania
|Divisione amm grado 2=Salerno
|Amministratore locale=[[Ettore Liguori]]
|Partito=[[centrosinistra]]
|Data elezione=7-5-2012
|Data istituzione=
|Superficie=31.24
|Note superficie=
|Abitanti=2880
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bil2010/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
|Aggiornamento abitanti=31-12-2010
|Sottodivisioni=[[Caprioli (Pisciotta)|Caprioli]], Marina di Pisciotta, Rodio
|Divisioni confinanti=[[Ascea]], [[Centola]], [[San Mauro La Bruca]]
|Zona sismica=3
|Gradi giorno=
|Nome abitanti=pisciottani
|Patrono=[[Santa Sofia (Roma)|Santa Sofia]] e [[Sant'Agnello abate]]
|Festivo=30 settembre,15 giugno, 10 agosto,14 dicembre
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Pisciotta pos SA.gif
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Pisciotta all'interno della provincia di Salerno
|Sito=http://www.comune.pisciotta.sa.it
}}
 
'''Pisciotta''' è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di 2.886 abitanti della [[provincia di Salerno]] in [[Campania]].
 
== Geografia fisica ==
È inserita nel [[Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano]].
L'abitato principale di Pisciotta, a circa 100 km a sud del capoluogo [[Salerno]], si è sviluppato intorno alla cima di una bassa e ripida collina prospiciente il [[mar Tirreno]], sui cui fianchi scorrono i torrenti Fiori e S. Macario. Le foci dei due corsi d'acqua delimitano più a valle la minuscola frazione di Marina di Pisciotta, sul litorale sottostante, distante circa tre km. di strada. Più all'interno, a circa 9 km, e a maggiore altitudine, sorge la frazione Rodio, che la leggenda vuole originata da un insediamento di Cavalieri di [[Rodi]]. Infine, a circa sette chilometri in direzione di [[Palinuro (Centola)|Palinuro]] si è sviluppata la frazione [[Caprioli (Pisciotta)|Caprioli]], priva di un vero e proprio centro urbano, composta di diversi borghi sparsi su un'area relativamente vasta, che va dal mare alle basse colline retrostanti.
* '''[[Classificazione sismica]]''': '''zona 3''' (sismicità bassa), Ordinanza PCM. 3274 del 20/03/2003.
 
== Storia ==
Le prime ipotesi sulle origini e sulla storia di Pisciotta sono collegate alla distruzione di [[Troia]] (650 a.C.): Nel 650 a.C. i troiani, sfuggiti all'incendio e alla distruzione della loro città, approdarono sul lido [[Mar Jonio|ionico]], dove fondarono [[Nova Siri|Siri]]. Gli abitanti di Siri (sirini) avanzarono verso ovest, seguendo l'ampia valle del fiume [[Sinni]], fino al lago e al monte [[Sirino]] (che da essi presero il nome), presso l'odierna [[Lagonegro]]. Fondata Siruci (oggi [[Seluce]], frazione di [[Lauria]]), si spinsero fino al [[mar Tirreno]], sul lido dell'odierno [[Golfo di Policastro]].
 
Qui essi fondarono la colonia di '''Pixous''' (dal greco ''Πιξούς''). A testimonianza di ciò una rarissima serie di antiche monete, recanti, in caratteri arcaici, i nomi coniati di Sirinos e Pixoes, riferentisi, rispettivamente, alle popolazioni delle due città di Siri e Pixous. Il nome "Pixous", dalla radice "PYX", deriva dal [[Buxus sempervirens|bosso]] (buxus semprevivens), arbusto sempreverde delle [[buxaceae|buxacee]] (simbolo della giovinezza e della forza, del coraggio, della perennità del pensiero e dell'opera; ornamento dello stemma comunale di Pisciotta). Dall'etimologia greca e da quella latina derivano i nomi di Pixous, Pixo, Pixunte, Buxentum e [[Bussento]].
 
Nel 194 a.C. la Pixous [[Grecia|greca]] divenne la Buxentum romana e nel [[915]], quando questo centro viene depredato e bruciato dai [[saraceni]] di [[Agropoli]], ne ha già cambiato il nome latino in quello attuale di [[Policastro Bussentino|Policastro]]. È l'anno 915 a segnare la nascita di Pisciotta: Gli abitanti di Bussento, dopo che i saraceni di Agropoli assalirono, saccheggiarono e diedero alle fiamme il loro villaggio, cercarono scampo sui monti e sulle alture circonvicine.
 
Molti si trasferirono al di là dei promontorio di [[Capo Palinuro|Palinuro]], dove formarono un piccolo villaggio, che chiamarono, in ricordo della perduta patria, Pixoctum, cioè piccolo Pixous. Da Pixoctum si ebbero poi Pixocta, Pissocta e Pisciotta. Nulla però si conosce dei primi anni di vita del nuovo borgo e solo nel [[XII secolo]], sotto [[Guglielmo II di Sicilia|Guglielmo II]], troviamo per la prima volta il toponimo Pissocta, posseduta come feudo da Niello, suo cittadino.
 
È del [[1144]] il documento più antico che riporta il nome di Pisciotta, il [[Catalogus Baronum]]. L'anno 1464 segna poi per il paese uno sviluppo notevole allorquando gli abitanti superstiti di Molpa, in seguito alla distruzione del loro villaggio si rifugiarono a Pisciotta. Fino al 2 agosto [[1806]], quando [[Giuseppe Bonaparte]] [[Regno di Napoli|re di Napoli]] decretò finita la feudalità.
 
I [[Caracciolo]] ([[1270]]), i [[Sanseverino (famiglia)|Sanseverino]] (nel [[1400]]), i [[Pappacoda]] ([[1590]]), sono alcune delle famiglie (tra le più potenti del regno) ad averne avuto il possesso. Fra i tanti passaggi è da segnalarsi quello del [[1554]] a don Sancho Martinez de Leyna, capitano generale delle regie galee per 17.000 ducati. Nel [[1578]] il Capitano la rivendette a don Camillo Pignatelli per 30.000 [[Ducato (moneta)|ducati]].
 
Da segnalare sono altresì due sacerdoti locali eletti vescovi: [[Luigi Pappacoda]], nominato Vescovo di [[Diocesi di Vallo della Lucania|Capaccio]] nel [[1635]] e di [[Arcidiocesi di Lecce|Lecce]] nel [[1639]]; Giovanbattista de Bellis di Rodio, Vescovo di [[Telese Terme|Telese]].
 
Nel [[1708]], con i suoi 2.163 abitanti, è tra i popolosi e importanti paesi a sud di [[Salerno]].
 
Dal [[1811]] al [[1860]] è stato capoluogo dell'omonimo [[Suddivisione amministrativa del Regno delle Due Sicilie#Circondari|circondario]] appartenente al [[Distretto di Vallo]] del [[Regno delle Due Sicilie]].
 
L'anno [[1806]] fu teatro di duri scontri tra [[Francia|francesi]] e [[Borbone|borboni]]. La guerra tra francesi e [[Spagna|spagnoli]], i moti del [[Cilento]] e l'epopea [[Giuseppe Garibaldi|garibaldina]], a cui, in nome dell'indipendenza e della libertà, presero parte numerosi cittadini pisciottani, sono i grandi avvenimenti della [[storia]] che coinvolsero il paese. Il Cenotafio di Palinuro, il castello, le torri di avvistamento, la chiesa di S. Pietro e i palazzi padronali, sono alcune testimonianze di questo passato, tramandate fino ai nostri giorni.
 
Dal [[1860]] al [[1927]], durante il [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] è stato capoluogo dell'omonimo [[mandamento (diritto)|mandamento]] appartenente al [[Circondario di Vallo della Lucania]].
 
Il comune ha recentemente deliberato per il [[referendum]] correlato al Progetto Grande Lucania.
 
Il progetto, che in realtà aveva radici molto antiche, nacque ufficialmente il 24 ottobre 2006, quando nella Certosa di Padula, si costituì l'organismo del comitato promotore. Il progetto, che aveva conquistato qualche consenso a livello popolare, fu presentato a livello nazionale il 7 maggio 2007, quando alcuni organizzatori parteciparono alla trasmissione televisiva Vota Antonio!, trasmessa da Rai 2.
 
== Società ==
===Evoluzione demografica===
{{Demografia/Pisciotta}}
 
==Infrastrutture e trasporti==
=== Strade ===
*{{simbolo|Strada Regionale 447 Italia.svg|36}} [[Strada statale 447 di Palinuro|Strada Regionale 447/b]] ''Ascea-bivio Rodio-Pisciotta-stazione S.Mauro La Bruca--Foria''.
*{{simbolo|Strada Regionale 447racc Italia.svg|36}} [[Strada statale 447 di Palinuro|Strada Regionale 447 racc]] ''Marina di Pisciotta-Stazione di Caprioli-Innesto SS 447''.
*{{simbolo|Strada Provinciale 14 Italia.svg|36}} Strada Provinciale 14/a ''Innesto SS 447-Marina di Pisciotta''.
*{{simbolo|Strada Provinciale 14 Italia.svg|36}} Strada Provinciale 14/b ''Innesto ex SS 447 (Caprioli)-Valle di Marco''.
*{{simbolo|Strada Provinciale 257 Italia.svg|36}} Strada Provinciale 257 ''Innesto ex SS 447 (Pisciotta)-Rodio''.
*{{simbolo|Strada Provinciale 348 Italia.svg|36}} Strada Provinciale 348 ''Innesto SP 14/a(Stazione di Pisciotta)-Innesto ex SS 447 (verso Palinuro)''.
*{{simbolo|Strada Provinciale 389 Italia.svg|36}} Strada Provinciale 389 ''Innesto ex SS 447-Innesto ex SS 447/b di Villa Serena-Caprioli''.
 
=== Ferrovie ===
Lungo la [[Ferrovia Tirrenica Meridionale|linea Battipaglia-Reggio di Calabria]] si trova la [[stazione di Pisciotta-Palinuro]], situata a circa 3 km da Pisciotta, lungo la strada costiera in direzione di [[Caprioli (Pisciotta)|Caprioli]]; è uno scalo di una certa importanza per motivi principalmente [[Turismo|turistici]], nel quale fermano numerosi [[treno|treni]] a lunga percorrenza, [[Le Frecce|Frecce]] comprese.
 
===Porto===
*[[File:Aiga watertransportation.svg|25px|Nave]] Porto turistico di Marina di Pisciotta
 
== Amministrazione ==
=== Altre informazioni amministrative ===
Le competenze in materia di difesa del suolo sono delegate dalla Campania all'[[Autorità di bacino regionale Sinistra Sele]].
 
== Note ==
<references/>
 
==Voci correlateCIAO==
*[[Caprioli (Pisciotta)]]
*[[Cilento]]
*[[Costiera cilentana]]
*[[Pisciottana]]
*[[Itinerario Naturalistico Castelluccio]]
 
==Altri progetti==
{{Interprogetto|commons=Category:Pisciotta}}
 
{{Comuni del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano}}
{{Comuni della provincia di Salerno}}
 
{{Controllo di autorità}}