ʿAmr ibn al-ʿĀṣ: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Botcrux (discussione | contributi)
m Bot: Markup immagini, accessibilità
m Bot: orfanizzo redirect Abu Bakr
Riga 23:
La sua missione tuttavia fallì ma, allorché ʿAmr decise più tardi (629-30) di convertirsi, nello stesso preciso momento in cui si era deciso ad identico passo anche il vincitore dei musulmani a [[Uhud]] (vedere [[Battaglia di Uhud]]), [[Khalid ibn al-Walid|Khālid ibn al-Walīd]], Maometto accolse questo suo antico accanito nemico con gioia, introducendolo nella cerchia dei suoi più ascoltati consiglieri e collaboratori. Di tale scelta non si dovette mai pentire. ʿAmr si distinse per le sue qualità organizzatrici e per il suo coraggio, conducendo un'efficace azione in [[Oman]] per il neo-costituito Stato islamico (''[[Umma]]'').
 
Morto il profeta Maometto, ʿAmr ibn al-ʿĀṣ fu chiamato a partecipare, forse già dal primo [[califfo]] [[AbuAbū Bakr]], ma certamente dal secondo califfo [[Umar ibn al-Khattab|ʿUmar b. al-Kha{{unicode|ṭṭ|}}ab]], alle operazioni militari dirette contro la [[Siria]].
Qui egli condusse a buon fine la conquista dei territori siti sulla riva occidentale del fiume [[Giordano (fiume)|Giordano]], prese parte alla [[Battaglia di Ajnadayn|battaglia di Ajnādayn]] e alla [[Battaglia del Yarmuk]].