Torre della Tonnara dell'Ursa: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m apostrofo tipografico
FrescoBot (discussione | contributi)
m Bot: spazi attorno alle parentesi e modifiche minori
Riga 5:
==Toponimo e localizzazione geografica==
 
Il toponimo potrebbe essere una corruzione in siciliano del toponimo arabo “''marsah''”¸ che significa porto. Infatti è toponimo piuttosto ricorrente in Sicilia e l'esempio più noto è [[Marsala]], “il porto di Allah”, ovvero, non essendo evidenti “in situ” rovine di un porto, e visti i bassi fondali, potrebbe derivare dal toponimo arabo “''ìrsa''” che significa più semplicemente, ancoraggio, attracco.
 
La torre si erge nella località di ''Fondo Orsa'' che si trova sulla punta estrema di una penisoletta bassa e rocciosa che verso est forma un'ansa con una piccola baia dal basso fondale, in [[provincia di Palermo]] ricadendo nel territorio comunale di [[Cinisi]].
 
La tonnara e la torre sono raggiungibili seguendo una stradetta di servizio poco dopo lo svincolo Marina di Cinisi dell'autostrada Palermo – Mazara del Vallo, ovvero seguendo la diramazione per Punta Raisi in direzione [[Aeroporto Falcone e Borsellino]] all'altezza dello svincolo di Villagrazia di Carini.
 
Non è in funzione, sin dal momento della sua virtuale inaugurazione, la fermata “Tonnara dell'Orsa”, della metropolitana Palermo – Aeroporto, benché essa sia perfettamente completa e funzionale. La strada interna che una volta collegava la torre con Cinisi, ora si interrompe proprio all'altezza del posteggio auto al servizio della stazione della metropolitana.
Proseguendo a piedi si può utilizzare un sottopassaggio pedonale al disotto dell'autostrada e raggiungere la torre ( attenzione: d'inverno è spesso allagato ).
 
Tutto il complesso è di proprietà del Comune di Cinisi, che ne ha concesso provvisoriamente alcuni ambienti alla sezione locale di [[Legambiente]] che può essere contattata per una eventuale visita guidata.
 
== Storia ==
 
Nel [[1569]] per disposizione dell'Abbazia di San Martino fu costruita la torre, e il complesso della tonnara divenne un [[Baglio (architettura)|baglio]] fortificato con due o tre [[dammuso|dammusi]]: “''… turram unam idamusatam cum duobus vel tribus dammusis...''”.<ref>Maurici, Vergara</ref>
Nel 1578 l'architetto reale [[Tiburzio Spannocchi]] nel corso della sua ricognizione la trovò del tutto compiuta e suggerisce che si faccia “guardia continua”.
Suggerimento ripreso nel 1584 da [[Camillo Camilliani]] e sempre nel 1584 la [[Deputazione del Regno di Sicilia]] decise di includerla tra quelle da essa amministrata, per garantire meglio la gestione militare.
Nel 1714<ref>Castellalfero</ref> si cita che la torre era a guardia di un piccolo porto in cui un piccolo naviglio, del tipo [[feluca (imbarcazione)|feluca]], imbarcava formaggi e derrate agricole.
Riga 30:
Il Mangiapane,<ref>Mangiapane, p. 86.</ref> cita che nel 1344 un privilegio reale autorizzava l'Abbazia a “calare la tonnara” in contrada Fondo dell'Ursa, mentre ancora nel 1491 la Tonnara e una taverna che in essa insisteva erano date in affitto a un palermitano, certo Mattheo de la Chimia per un canone di 10 onze.
 
Nel 1808 la tonnara era tenuta da un concessionario, certo Faro Saputo, mentre la funzione militare era sempre intestata alla Deputazione del Regno di Sicilia, tant'è che dal suo archivio risulta che nel 1811 la torre svolse efficacemente la sua funzione difendendo un naviglio americano, mentre i torrari di Torre Pozzillo furono denunciati e arrestati per non avere difeso una imbarcazione degli USA. Infatti dopo le [[Guerre barbaresche]], ([[Prima guerra barbaresca]] (1801-1805) e [[Seconda guerra barbaresca]] (1815 -1816) ), gli USA avevano concluso un trattato per il pagamento di tributi agli stati del Nord Africa, pratica che fu poi abbandonata dopo la seconda promossa dal presidente USA, Madison, (1815, 24 settembre 1816), e che di fatto segnò l'inizio della fine della pirateria nel Mediterraneo. E indebolendo gli stati “barbareschi” li rese facile preda del colonialismo francese, spagnolo e italiano.
 
Nel 1860 mentre la tonnara restava in proprietà del Comune di Cinisi, la torre passò al demanio militare e nel 1867 era ricompresa nell'elenco delle torri da dismettere.
Riga 58:
L'ingresso ora avviene dal baglio tramite una porta che si apre al primo piano, vano quadrato di circa 6 metri di lato, con una passerella in ferro che lo ricongiunge con il cammino di ronda posto sulle mura perimetriche.
 
Mentre la porta che dà sull'esterno, lato est, era utilizzata in caso di necessità essendo servita da una scala retrattile di legno. La porta esterna è affiancata da una feritoia obliqua che serviva al controllo del suo accesso. Il lato nord-est, che dà verso il mare aperto, presenta anch'esso due feritoie oblique.
 
Per raggiungere il tetto esiste una scaletta in pietra incassata nei muri esterni, il parapetto della terrazza è quasi tutto ribassato, e sul lato nord-ovest è interrotto ove insistono due “troniere”.