Circoscrizione Veneto 2: differenze tra le versioni
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[[File:Circoscrizione Veneto 1 (Camera dei Deputati).png|thumb|upright=1.4|Circoscrizione Veneto
La '''circoscrizione
La circoscrizione comprende geograficamente la parte più occidentale della regione [[Veneto]] e sostituisce, ai fini dell'elezione della Camera, la precedente [[Circoscrizione Verona (Camera dei deputati)|circoscrizione Verona]] (denominata anche "Verona-Padova-Vicenza-Rovigo") in vigore dalle [[Elezioni politiche italiane del 1946|elezioni del 1946]] a [[Elezioni politiche italiane del 1992|quelle del 1992]]. Con la Legge Mattarella la circoscrizione ha eletto 29 deputati. Con l'introduzione della Legge Calderoli il numero dei deputati è salito a 30 e a seguito del censimento 2011, la circoscrizione ha guadagnato un ulteriore seggio arrivando ad eleggere quindi 31 deputati.
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== 1994-2001 ==
Con la legge elettorale Mattarella, alla circoscrizione originariamente identificata come Veneto 1 spettavano 29 seggi, di cui 22 eletti con [[collegio uninominale|collegi uninominali]] a turno unico e 7 eletti con [[sistema proporzionale]].
L'attribuzione dei primi 22 seggi avveniva in base ad un sistema maggioritario a turno unico ''[[Sistema elettorale#Il sistema maggioritario|plurality]]'': veniva eletto parlamentare il candidato che avesse riportato la maggioranza relativa dei suffragi nel collegio. I rimanenti 7 seggi erano invece assegnati con un metodo proporzionale. Pertanto l'elettore godeva di una [[scheda elettorale]] separata per l'attribuzione dei seggi residui, a cui accedevano solo i partiti che avessero superato la soglia di ''sbarramento'' nazionale del 4%. Il calcolo dei seggi spettanti a ciascuna lista veniva effettuata nel ''collegio unico nazionale'' mediante il ''[[metodo Hare]]'' dei quozienti naturali e dei più alti resti; tali seggi venivano poi ripartiti, in ragione delle percentuali delle singole liste a livello locale, fra le 26 [[circoscrizione elettorale|circoscrizioni plurinominali]] in cui era suddiviso il territorio nazionale, e all'interno delle quali i singoli candidati - che potevano corrispondere a quelli presentatisi nei collegi uninominali - venivano proposti in un sistema di ''liste bloccate'' senza possibilità di preferenze. Il meccanismo era però integrato dal metodo dello [[scorporo]], volto a dar compensazione ai partiti minori fortemente danneggiati dall'uninominale: successivamente alla determinazione della soglia di sbarramento, ma antecedentemente al riparto dei seggi, alle singole liste venivano decurtati tanti voti quanti ne erano serviti a far eleggere i vincitori nell'uninominale - cioè i voti del secondo classificato più uno - i quali erano obbligati a collegarsi ad una lista circoscrizionale.
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{{portale|Italia|politica}}
[[Categoria:Circoscrizioni elettorali della Camera dei deputati|Veneto
[[Categoria:Politica del Veneto]]
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