Periodo elladico: differenze tra le versioni

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L''''Antico elladico''' è contrassegnato dall'apparizione in Grecia di una popolazione agricola che probabilmente non parlava una [[lingue indoeuropee|lingua indoeuropea]]. In realtà è molto difficile comprendere l'etnia delle popolazioni preistoriche e protostoriche greche, in mancanza di sistemi di scrittura (assenti nel continente fino al medio/tardo elladico); la lingua greca (e il Miceneo), così come gli idronomi e i toponomi, dimostrano almeno tre lingue ancestrali rispetto a quelle parlate in età protostorica: almeno una non indeuropea (mediterranea), almeno una indeuropea di tipo non greco e dai forti caratteri anatolici, e infine il protogreco; senza dimenticare prestiti levantini, spiegabili anche per il commercio e il contributo culturale continuo con paesi di lingua afrosemita. La data di arrivo di queste popolazioni in Grecia, specie di quelle di lingua indeuropea anatolica e protogreca, è dibattuta e, allo stato attuale, inconoscibile. La sostanziale continuità e omogeneità delle culture materiali preistoriche dell'età del bronzo continentale greche non esclude che popolazioni con lingue differenti convivessero in Grecia, così come ancora accadeva in epoca storica a Creta e in diverse isole del nord Egeo (Lemnos), mentre i Peoni, indoeuropei, abitavano ai confini della Macedonia da tempi immemorabili, e, presumibilmente, dominavano uno spazio molto più ampio in precedenza (e con una cultura materiale non molto dissimile da quella dei Tessali arcaici). La mitologia greca ricorda diverse popolazioni (Lelegi, Pelasgi, Lapiti, Mini, Sintii, Feaci, Cureti, Abanti, Telchini ecc., forse non tutti questi nomi corrispondono a un popolo ma a un gruppo tribale/dialettale, inoltre la mitologia fa spesso riferimento ai Fenici e a immigrazioni dall'Egitto e dal Levante); i Mini furono identificati con le popolazioni del medio elladico, ma senza alcuna base linguistica o storica ("Derivare i nomi etnici dagli stili della ceramica è una delle abitudini più deplorevoli in archeologia," affermava F. J. Tritsch nel 1974).
 
Molto poco si conosce di questa (o queste) società, eccetto il fatto che le tecniche di base della lavorazione del bronzo furono dapprima sviluppate in Anatolia, e furono comunque mantenuti i contatti culturali con l'Anatolia occidentale. La loro apparizione coincide con l'inizio dell'[[età del bronzo]] in Grecia. Il periodo dell'antico elladico corrisponde al tempo dell'[[Antico Regno]] in [[Egitto]]. I siti importanti dell'Antico Elladico sono raggruppati sulle rive egee della Grecia continentale, in BoeoziaBeozia e Argolide ([[Lerna]], Pefkakia, [[Tebe (Grecia)|Tebe]], [[Tirinto]]) o sulle isole come [[Egina (isola)|Egina]] (Kolonna) ed [[Eubea]] ([[Lefkandi]], Manika) e sono contrassegnati da ceramica che mostra influenze anatoliche occidentali e dall'introduzione della versione del [[tornio da vasaio]] ''veloce''. La grande "casa lunga" chiamata ''[[mégaron]]'' viene introdotta nell'AE II. L'infiltrazione di modelli culturali dall'Anatolia non fu accompagnata dalla vasta distruzione del sito. Nessun materiale simile dell'Antico Elladico è stato ancora positivamente identificato all'interno del Peloponneso.
 
===Antico Elladico I (AEI)===