Torre del Lago Puccini: differenze tra le versioni

 

Il Gazebo, originariamente una struttura lignea poggiata su palafitte e coperta di falasco, fu fatto costruire, così come lo vediamo con i suoi echi orientaleggianti, dal cav. Paolo Triscornia tra il 1922 e il 1924. Adibito a salotto culturale di un cenacolo di amici e artisti, tra cui Lorenzo Viani, Nomellini, Moses Levy, Arturo Dazzi e Carlo Carrà, era allora, collegato al villino da un pontile di legno. Una passeggiata ammirando il lago è sempre piacevole, chiunque resta incantato dalla stupenda visione delle colline Lucchesi e delle Alpi Apuane che si specchiano sulla levigata superficie dell'acqua.

==Storia di Torre del Lago==

[[File:Torre del Lago dal campanile, fine '800.jpg|alt=Torre del Lago dal campanile, fine '800|miniatura|Torre del Lago dal campanile,

 

Sorsero così le pittoresche capanne che tanto piacquero a pittori e poeti e soprattutto a Giacomo Puccini. Queste capanne sfidarono i tempi, accolsero nel loro seno generazioni di pionieri e solo più tardi, molto più tardi, lasciarono il campo, quasi vergognose e timide, all'incalzare della "civiltà" che arrivava anche a Torre del Lago; gli ultimi esemplari di queste capanne hanno resistito fino al dopoguerra 1914-1918.

 

Nei primi documenti non si legge mai " Torre del Lago" ma semplicemente " Alla Macchia ". In seguito ricorre la parola "Torre" accompagnata sempre dalla parola "Macchia" e cioè "Torre alla Macchia ". Più tardi si incomincia ad usare il termine "Torre al Lago" che diviene infine verso il 1850 "Torre del Lago ".