Astinenza dalle carni: differenze tra le versioni

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L<nowiki>'</nowiki>'''astinenza dalle carni''' è un [[precetti della Chiesa|precetto generale]] della [[Chiesa cattolica]] che impone di non mangiare carne nei "giorni di magro", ossia il venerdì e gli altri giorni proibiti. Il pesce è ammesso durante l'astinenza, ragion per cui il venerdì è il giorno in cui tradizionalmente si consuma pesce nei paesi a maggioranza cattolica.
 
L'astinenza risale a tempi molto antichi. In origine era di più giorni alla settimana, poi concentratisi nel venerdì, scelto in considerazione del venerdì di Passione. Con la [[Riforma protestante]] diventò il segno distintivo tra cattolici e riformati, molto sentito dalla popolazione e riflesso anche nelle commedie di [[Shakespeare]].
Le norme, insieme con quelle del digiuno, sono fissate dalla [[costituzione apostolica]] "''[[Paenitemini]]''" del Sommo Ponteficedi [[papa Paolo VI]] del 17 febbraio [[1966]], e dal [[Codice di Diritto Canonico]] (can. 1249 e seguenti<ref>[http://www.vatican.va/archive/cod-iuris-canonici/ita/documents/cic_libroIV_1249-1253_it.html]</ref>), ma possono essere ulteriormente determinate dalle [[Conferenza Episcopale|Conferenze Episcopali]].
 
Secondo i cann. 1251ss (vedi anche [[digiuno ecclesiastico]]), i fedeli di [[rito latino]] sono tenuti all'astinenza dalle carni in tutti i venerdì dell'anno, purché non coincidano con un giorno annoverato tra le solennità dal [[anno liturgico della Chiesa cattolica|calendario liturgico della Chiesa cattolica]],. a meno che leLe singole conferenze episcopali nonpossono viconcedere sostituiscanoai fedeli la facoltà di sostituire l'astinenza dalle carni con altre forme di penitenza, soprattutto opere di carità o esercizi di pietà: è il caso per esempio della [[Conferenza Episcopale Italiana]], che ha ammesso la sostituzione dell'astinenza con una diversa forma di mortificazione in tutti i venerdì dell'anno, esclusi quelli di [[Quaresima]]<ref>{{cita web|url=http://www.chiesacattolica.it/pls/cci_new_v3/v3_s2ew_consultazione.mostra_pagina?id_pagina=18733|titolo=Il digiuno quaresimale|accesso = 18 aprile 2014}}</ref>.
 
Il [[mercoledì delle ceneri]] e il [[venerdì santo]] sono richiesti il digiuno e l'astinenza; il Sabato Santo sono solo consigliati. L'obbligo del digiuno s'inizia a 18 anni compiuti. Precedentemente il termine era fissato a 21 anni. Così prescrivevano già [[Tommaso d'Aquino]], [[Summa Theologiae]], II-II, 147; e il [[Catechismo di Pio X]], 487. Il nuovo termine di 18 anni è stato introdotto con il Codice di Diritto Canonico del [[1983]]. L'obbligo del digiuno termina a 60 anni incominciati e quello dell'astinenza s'inizia a 14 anni compiuti. I fedeli sonopossono essere dispensati dall'obbligo del digiuno e dell'astinenza in taluni casi. Fino all'inizio del [[XX secolo]] la legge dell'astinenza dalle carni proibiva di consumare uova e latticini, oggi non più; però oggi è richiesta anche l'astinenza dai cibi e dalle bevande che ad un prudente giudizio sono da considerarsi troppo ricercati e costosi (prendendo in considerazione anche il pesce, da sempre ritenuto da privilegiare in Quaresima). L'insieme di queste norme costituisce il quarto dei [[cinque precetti generali della Chiesa]]: "In giorni stabiliti dalla Chiesa astieniti dal mangiare carne e osserva il digiuno", che nel [[Catechismo di Pio X]] figurava al secondo posto.
 
Fino all'inizio del [[XX secolo]] la legge dell'astinenza dalle carni proibiva di consumare uova e latticini, oggi non più; però oggi è richiesta anche l'astinenza dai cibi e dalle bevande che ad un prudente giudizio sono da considerarsi troppo ricercati e costosi. L'insieme di queste norme costituisce il quarto dei [[cinque precetti generali della Chiesa]]: "In giorni stabiliti dalla Chiesa astieniti dal mangiare carne e osserva il digiuno", che nel [[Catechismo di Pio X]] figurava al secondo posto.
Interrotta per evidenti ragioni pratiche durante la [[seconda guerra mondiale]], l'astinenza divenne in seguito sempre meno sentita dalla popolazione.
 
==Note==