Cesare Cesariano: differenze tra le versioni

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Le informazioni sulla sua vita risultano piuttosto lacunose per mancanza di documentazione. Dopo un periodo di formazione trascorso a Milano, dove ebbe come maestro il [[Bramante]]<ref>Come lui stesso afferma nei commenti al trattato vitruviano: A. Rovetta, ''Note introduttive al primo libro di Vitruvio di Cesare Cesariano'', in "Cesare Cesariano e il classicismo di primo Cinquecento." atti del convegno, Milano, 1996</ref>, lasciò la città intorno al [[1490]] per gravi problemi familiari e soggiornò in diverse città italiane tra cui Ferrara.
 
Dal [[1496]] visse per un lungo periodo a [[Reggio Emilia]], tanto da essere spesso definito "Cesare da Reggio". L'attività come pittore ed architetto svolta a Reggio è in parte ancora da studiare ed anche dovette essere abbastanza significativa nell'orientare verso forme rinascimentali il panorama artistico della città.<ref>A. Rovetta, E. Monducci, C. Caselli, ''Cesare Cesariano e il Rinascimento a Reggio Emilia'', 2008, ISBN 8836611699</ref>
 
Nei primi anni del [[XVI secolo|Cinquecento]] lavorò a [[Parma]], dove dipinse la sagrestia di San Giovanni Evangelista.
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Svolse gran parte della sua attività a Milano dove ritornò in concomitanza con la cacciata dei francesi e il rientro degli Sforza, tra il [[1512]] e il [[1513]] diventando ingegnere di fortificazioni ed architetto di corte del Duca Massimiliano Sforza<ref>''Cesare Cesariano e il classicismo di primo Cinquecento.'' atti del convegno, a cura di A. Rovetta, Milano, Vita e Pensiero, 1996</ref>, senza tuttavia avere commissioni particolarmente importanti, tanto che l'elenco delle opere attribuite è molto scarno e controverso.
 
Lavorò al cantiere della chiesa di [[Santa Maria presso San Celso]]; a lui sono attribuiti, con molti dubbi, interventi sul portico antistante ed un progetto non realizzato della facciata.<ref>N. Riegel, Cesare ''Cesariano e la Chiesa di Santa Maria presso San Celso a Milano'', in "Cesare Cesariano e il classicismo di primo Cinquecento." atti del convegno, Milano, 1996</ref> Progettò parte dell'impianto difensivo del [[Castello Sforzesco di Milano]]; collaborò inoltre con la [[Veneranda fabbrica del Duomo|Fabbrica del Duomo]], dipingendo, con altri artisti, la sala dei Deputati, demolita nel XIX secolo.<ref>M.Rossi, ''Cesariano in Duomo,'' in "Cesare Cesariano e il classicismo di primo Cinquecento." atti del convegno, Milano, 1996.</ref>
 
Nel [[1528]] ottenne dal governatore [[Spagna|spagnolo]] l'incarico di ingegnere ducale, mentre cinque anni dopo ricevette il riconoscimento di architetto della città di Milano, e, infine, nel [[1535]] fu uno dei direttori della fabbrica della cattedrale.<ref name="M"/>
 
== De architectura ==