Falange macedone: differenze tra le versioni

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Durante la [[battaglia del Granico]] ([[334 a.C.]]), nel corso della conquista dell'[[Asia Minore]], la tattica di Alessandro fu di aprire dei varchi nella fanteria nemica, lasciando poi spazio alla cavalleria per spezzare l'esercito persiano (che era disposto lungo le ripide rive del fiume), permettendo alla falange macedone di caricare con le ''sarisse'', ponendo fine alla battaglia.
 
Questo tipo di falange fu riutilizzata, con piccoli ritocchi dai [[diadochi]] e rimase la formazione base in quasi tutto il mondo ellenico. Questa tattica era estremamente efficace contro la fanteria disorganizzata e la cavalleria. Inoltre non vi era la tendenza, a differenza della normale [[Falange (militare)|falange greca]], che gli uomini del fianco sinistro avanzassero piegando la formazione. La falange macedone, dopo alcune vittorie contro Roma, venne tuttavia sconfitta nella [[Battaglia di Pidna]]; le legioni sfruttarono la loro superiore mobilità per aggirare le falangi macedoni e attaccarle lateralmente o nei punti scoperti: infatti la falange, per inseguire i soldati romani, si era scompattata rimamendorimanendo scoperta nei fianchi e si era spinta su un terreno collinare su cui era praticamente impossibile mantenere la formazione. Questa sconfittà segnò il declino della falange, ormai troppo dissimile da quella Alessandrina, e l'ascesa dell'ormai più versatile [[legione romana]].
 
== Note ==