Ettore Tolomei: differenze tra le versioni

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Tolomei promosse la creazione dell'Archivio di Stato di Bolzano{{citazione necessaria}}, dell'Istituto di Studi per l'Alto Adige e della Biennale d'Arte di Bolzano.
 
Nel [[1921]] aderì al [[fascismo|movimento fascista]]. Il 15 luglio [[1923]], nel [[Teatro comunale (Bolzano)|Teatro civico di Bolzano]], Tolomei presentò il [[Programma di Tolomei|programma]], in 32 punti, di [[Italianizzazione (fascismo)|italianizzazione]] dei territori trentini ed altoatesini che prevedeva l'ufficializzazione dell'italiano quale lingua per l'insegnamento, la politica e la cultura. Nel 1929 chiese la soppressione della rivista storica di lingua tedesca ''[[Der Schlern]]'', la cui pubblicazione fu vietata solo nel 1938.<ref>[[Hannes Obermair]], ''La rivista sudtirolese «Der Schlern» nel contesto della storiografia novecentesca'', in ''Riviste di confine. Atti del convegno di Bolzano-Trento, novembre 2006'', Firenze, Olschki, 2008, p. 223.</ref>
 
Nel [[1923]] fu nominato senatore per i suoi meriti culturali e patriottici. Nel giugno [[1935]] fu decorato con la [[Legion d'onore]] dalla [[Repubblica francese]]<ref>[http://www.bolzano-scomparsa.it/1935.html 1935<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> e nel [[1937]] fu nominato "Conte della Vetta" da re [[Vittorio Emanuele III]].