Giacomo II d'Inghilterra: differenze tra le versioni

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Per bloccare definitivamente l'influenza cattolica in Inghilterra, il Parlamento inglese promosse nel [[1673]] un nuovo [[Test Act]], che Carlo II dovette avallare. Questa legge fece valere su tutte le persone che ricoprivano un incarico pubblico, civile o militare, l'obbligo di fare il giuramento di supremazia e fedeltà alla [[Chiesa anglicana]] e sottoscrivere una dichiarazione contro la [[transustanziazione]], oltre a ricevere il sacramento anglicano entro tre mesi dall'assunzione della carica. I cattolici erano bollati come [[Superstizione|superstiziosi]] e [[Idolatria|idolatri]]. I membri della Casa reale non erano esentati dal giuramento; Giacomo preferì quindi rifiutare di giurare rinunciando alle sue cariche militari piuttosto di [[Atto di abiura|abiurare]] il cattolicesimo. Carlo II perse così un valido sostegno e Giacomo dovette rendere pubblica, alla corte ed al Parlamento, la sua fede religiosa.<ref name=Kishlansky342 />
 
Carlo II si oppose fortemente alla decisione del fratello di convertirsi alla fede di [[Roma]] e cercò invano di convincere Giacomo a giurare, almeno formalmente, fedeltà all'anglicanesimo. Ordinò inoltre che le due figlie del duca di York, Maria e Anna, fossero cresciute e ricevessero l'istruzione di principesse protestanti. Intanto si era spenta Anna Hyde ([[1671]]), la fedele moglie di Giacomo; il duca decise allora di sposarsi una seconda volta e scelse una principessa cattolica italiana di quindici anni, [[Maria Beatrice d'Este (1658-1718)|Maria Beatrice d'Este]] dei [[Ducato di Modena e Reggio|duchi di Modena e Reggio]] (in Inghilterra sarebbe stata nota come ''Mary of Modena''). Carlo II non si oppose alla decisione del fratello ed acconsentì alle nozze. Nel [[1673]] Maria partì con il suo seguito alla volta di Londra; dopo una sosta a Parigi, prolungata a causa dell'opposizione del Parlamento inglese al suo ingresso nel Paese, Maria giunse nella capitale inglese dove la attendeva il duca di York.<ref>Miller, p. 73.</ref> I due si sposarono con rito cattolico il 20 settembre [[1673]]. Il 21 novembre il vescovo di Oxford, [[Nathaniel Crew, III barone di Crew|Nathaniel Crew]] presiedette una breve cerimonia con rito anglicano per rendere ufficiali le nozze del duca di York.<ref>Francis C. Turner, ''James II'', pp. 110-111.</ref> Lo scontento serpeggiante nel Parlamento e nella corte arrivò a diffondere la notizia che la nuova duchessa di York fosse una spia del papa.
 
=== L'Exclusion Bill e gli incarichi in Scozia ===