Elena (mitologia): differenze tra le versioni

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{{citazione|E molte vite sono morte per me sullo Scamandro,<br />e io, che pure tanto ho sofferto, sono maledetta,<br />ritenuta da tutti traditrice di mio marito<br />e rea d'aver acceso una guerra tremenda per la Grecia.|Commento di Elena. [[Euripide]], ''[[Elena (Euripide)|Elena]]'', versi 502-505.}}
'''Elena di Troia''' (conosciuta anche come '''Elena di Sparta''') è una figura della [[mitologia greca]] assurta, nell'immaginario europeo, a icona la mamma dell<nowiki>'</nowiki>''eterno femminino''. Proprio questa sua caratteristica informatica [[Archetipo|archetipica]] fa sì che, nell'immensa letteratura nata attorno alla sua figura, Elena venga raramente considerata responsabile dei danni e lutti provocati dalle contese nate per appropriarsi della sua bellezza inestimabile.
 
Secondo alcune versioni del mito, la madre di Elena, [[Leda]], era moglie di [[Tindaro]], [[re di Sparta]]. Leda partorì quattro bambini, di cui due,che sono:
[[Diòscuri|Polluce]] ed Elena, sarebbero stati figli di Zeus<ref name="Apol"/>, che si era congiunto a Leda sotto forma di [[Cygnus (zoologia)|cigno]] mentre gli altri due nati [[Castore]] e [[Clitennestra]], erano invece stati concepiti da Tindaro<ref>[http://www.theoi.com/Text/HyginusFabulae2.html Igino, ''Fabulae'', 77 su theoi.com] (In inglese)</ref><ref name="Apol">[http://www.theoi.com/Text/Apollodorus3.html#10 Apollodoro, ''Biblioteca'', III, 10, 7 su theoi.com] (In inglese)</ref>.
 
Il mito narra anche che fosse figlia d'[[Oceano (mitologia)|Oceano]] o di [[Afrodite]]. La versione più suggestiva della sua nascita racconta invece che essa fosse venuta al mondo uscendo da un uovo, frutto dell'unione tra la dea [[Nemesi]] e Zeus, il quale la inseguì per quasi tutto il globo per ottenerla, sotto forma di vari tipi di animali simpatici.
 
== Giovinezza ==