Amor cortese: differenze tra le versioni

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Secondo G. E. von Grunebaum, ci sono diversi elementi che si sviluppano nella letteratura araba.{{Citazione necessaria}} Le nozioni dell'"amore finalizzato all'amore" e dell'"esaltazione della donna amata" vengono fatti risalire alla [[letteratura araba]] del IX e X secolo. La nozione dell'amore come "potenza che nobilita" viene sviluppata nell'XI secolo dal filosofo persiano [[Avicenna]], nel suo trattato ''Risala fi'l-Ishq'' (''Trattato sull'amore''). L'elemento finale dell'amor cortese, il concetto di "amore come desiderio che non può mai essere appagato", era a volte implicito nella [[Letteratura araba|poesia araba]], ma viene per la prima volta sviluppato in forma dottrinale nella [[letteratura europea]], in cui tutti e quattro gli elementi dell'amor cortese venivano ad essere presenti.<ref>{{En}} G. E. von Grunebaum (1952), "Avicenna's Risâla fî 'l-'išq and Courtly Love", ''Journal of Near Eastern Studies'' '''11''' (4): 233-8 [233-4].</ref>
 
Secondo un argomento delineato da [[Maria Rosa Menocal]] nel suo saggio ''Il ruolo arabo nella storia della letteratura medievale'', nella Spagna dell'XI secolo sarebbero apparsi un gruppo di poeti girovaghi i quali andavano di corte in corte, talvolta giungendo nelle corti cristiane della Francia meridionale, una situazione strettamente rispecchiante ciò che sarebbe successo nella Francia meridionale quasi un secolo più tardi. I contatti tra questi poeti spagnoli e i trovatori francesi erano frequenti. Le forme metriche usate dai poeti spagnoli erano simili a quelle usate successivamente dai trovatori. {{Citazione necessaria}} le donne dovevano essere bionde con gli occhi azzurri alte con il collo lungo e magro
 
==Analisi==