Bolscevismo: differenze tra le versioni

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[[File:Iskra 12-1900.jpg|thumb|left|upright=0.8|Il primo numero del giornale ''Iskra'' (dicembre 1900)]]
 
All'inizio del [[XX secolo]] era teorizzata da [[Lenin]] e dai suoi collaboratori al giornale ''[[Iskra]]'' l'esigenza di un partito «democraticamente centralizzato, stabile e coeso, fondato su di un programma marxista rivoluzionario», in grado di «fornire alla classe operaia in lotta un tipo di direzione che avrebbe assicurato l'egemonia proletaria nella battaglia per la democrazia fino al trionfo del socialismo».<ref>{{cita|Le Blanc|p. 57}}.</ref> La fase di concretizzazione di tale idea di partito condusse ad uno scontro, nell'ambito del [[II Congresso del POSDR]] (il primo effettivo dopo [[I Congresso del POSDR|quello fondativo del 1898]], svoltosi in condizioni precarie), tra i cosiddetti "[[Iskra|iskristi]]" ed altre correnti della socialdemocrazia russa. I primi prevalsero sugli [[Economicismo (socialdemocrazia russa)|economicisti]], che preferivano una struttura organizzativa debole, e sul [[Unione Generale dei Lavoratori Ebrei|Bund]], che premeva per un'organizzazione federale di diversi gruppi socialisti, tra cui quello ebraico.<ref name=leb64>{{cita|Le Blanc|p. 64}}.</ref>
 
Il Congresso registrò tuttavia anche un aspro conflitto interno agli stessi "iskristi". Questi ultimi si distinsero in due frazioni: una, guidata da Lenin, fu detta bolscevica e l'altra, guidata da [[Julij Martov|Martov]], fu detta menscevica. Lo scontro si concentrò soprattutto sull'articolo 1 dello [[Statuto del PCUS|Statuto del Partito]]: mentre la formulazione proposta da Lenin pretendeva dai membri la partecipazione attiva ad una delle organizzazioni del POSDR, quella avanzata da Martov riteneva sufficiente per l'accettazione nel partito il fatto di collaborare con esso, pur senza partecipare direttamente. Le due diverse versioni sottintendevano due differenti idee di partito: una forza d'avanguardia, snella e composta di rivoluzionari di professione per Lenin, un'organizzazione ampia e di massa per Martov. Dopo un dibattito molto acceso l'assemblea approvò l'articolo 1 nella versione di Martov, mentre il resto del testo rifletteva l'idea di Lenin.<ref name=bez130131>{{cita|Bezborodov, Eliseeva|pp. 130-131}}.</ref><ref name=carr2930>{{cita|Carr|pp. 29-30}}.</ref>