Geofilosofia: differenze tra le versioni

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Dal che per lo Schmitt la terra è la radice del diritto, mentre lo sradicamento in atto causato dalla delocalizzazione planetaria è causa del nichilismo e della fine di quel ''ius publicum europaeum'' che era in grado di regolare e limitare i conflitti. E, come sintetizza Luisa Bonesio, per Carl Schmitt «La crisi del ''nomos'' è il prodromo dell'era attuale, di quel processo di globalizzazione che ha travolto gli ordinamenti statali e terranei, ma segna anche l'inizio di una più vasta perdita di radicamento che comporta la fine della memoria culturale, delle identità, dei paesaggi tradizionali, rimettendo tutto nel flusso indifferenziato, distruttore e omologante della tecnica, della sua forza delocalizzatrice astraente e nichilistica.»<ref>Luisa Bonesio, p. 4638.</ref>.
 
==Le radici nietzschiane della geofilosofia==
{{q|Cosí Nietzsche ha fondato la geo-filosofia, cercando di determinare i caratteri nazionali della filosofia francese, inglese, tedesca.|[[Gilles Deleuze]] e [[Félix Guattari]], ''Qu'est-ce que la philosophie?''. Parigi, Les Édition de Minuit, 2005 (1991), p. 98. Traduzione in lingua italiana di Angela De Lorenzis in [[Gilles Deleuze]] e [[Félix Guattari]], ''Che cos'è la filosofia''. Torino, Einaudi, 1996, p.96|Ainsi Nietzsche a fondé la géo-philosophie en chercant à detérminer les caractères nationaux de la philosophie française, anglaise et allemande.|lingua=FR}}
 
==Note==