I fidanzati della morte: differenze tra le versioni

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'''''I fidanzati della morte''''' è un film del [[1956]] diretto da [[Romolo Marcellini]] con [[Rick Battaglia]], [[Carlo Ninchi]] e [[Sylva Koscina]].
Dopo una distribuzione globale, il film di fatto è scomparso per quasi 60 anni, diventando una sorta di leggenda nella filmografia legata al mondo dei motori. Grazie a un progetto della Rodaggio Film, che ha ritrovato il film in due archivi cinematografici italiani, e attraverso una campagna di crowdfunding con donatori da 22 paesi diversi, nell'agosto del 2017 il film e stato restaurato e distribuito in un cofanetto contenente DVD con sottotitoli in inglese, francese, spagnolo, portoghese e tedesco e libro a colori in italiano e inglese. Il film è disponibile anche in streaming. Il restauro ha compreso lavori di riparazione, color correction, restauro dell'audio e digitalizzazione ed è stato completato presso il laboratorio L'Immagine Ritrovata della [[Cineteca di Bologna]].
Grazie a un progetto della Rodaggio Film e attraverso una campagna di crowdfunding, nell'agosto del 2017 il film e stato restaurato e distribuito in DVD e in streaming<ref>{{cita web|url=https://www.insella.it/news/i-fidanzati-della-morte-ora-si-puo-comprare-il-dvd-142168|titolo=Disponibile il DVD de I Fidanzati della Morte|editore=Insella.it|accesso=02 febbraio 2018}}</ref>
Tra i testimonial del restauro: [[Giacomo Agostini]], nove volte campione del mondo, Melissa Holbrook Pierson, autrice del libro "The perfect Vehicle", Paul d'Orleans, Paolo Sormani, Livio Lodi, Roberto Parodi. Il film restaurato è stato presentato in anteprima all'edizione 2017 del festival Il Cinema Ritrovato, a Bologna.
 
 
==Trama==
Carlo Benni ([[Rik Battaglia]]), vincitore di alcune gare motociclistiche, lascia la casa di produzione ''Zetavu'' per una controversia in con l’ing. Angelini, direttore tecnico ed ex pilota lui stesso, e passa alle dipendenze del suocero Lorenzo, rappresentante di un’altra casa motociclistica. Carlo si innamora di Lucia ([[Sylva Koscina]]), la figlia dell’ex principale, che lo porta ad abbandonare la moglie e il suocero. Poco prima dell’inizio della gara su strada della leggendaria Milano-Taranto però la relazione con Lucia si interrompe. In seguito ad un incidente nell'ultimo chilometro della gara, Benni oltre a perde la gara su strada viene anche squalificato. In Germania, dove si è recato per partecipare alle corse su pista di terra battuta, lo raggiunge la moglie per fargli da compagna in una gara di sidecar. Anche grazie alla vincita in denaro, Benni riscatta un prototipo innovativo del suocero Lorenzo: la ''Freccia'' costruita per la gara di Monza. Qui Benni ha per avversario l’ing. Angelini, in gara su un prototipo simile ma ancora non messo perfettamente a punto. Il pericolo lo attende alla fantomatica Curva Parabolica del circuito monzese. Carlo, grazie alla passione comune per i motori e i problemi finanziari da superare decide di tornare con la moglie.
 
== Produzione ==
Ambientato nel mondo reale delle corse motociclistiche, il film contò sulla collaborazione diretta della [[Moto Guzzi]] e della [[Gilera]], e vede la partecipazione di molti dei campioni delle due ruote dell'epoca: [[Pierre Monneret]], [[Geoff Duke]], [[Bill Lomas]], [[Libero Liberati]], [[Enrico Lorenzetti]], Keith Campbell, Reg Armstrong, Albino Milani. Particolarità del film è essere stato girato durante le autentiche competizioni motociclistiche del tempo: il Gran Premio delle Nazioni all'[[Autodromo nazionale di Monza]], l'ultima edizione della [[Milano-Taranto]], poi vietata l'anno successivo insieme a tutte le gare su strada a seguito dell'incidente di De Portago avvenuto alla Mille Miglia, le prime competizioni internazionali di motocross nel torinese, gare di sidecar ambientate nell'[[Autodromo di Vallelunga]]. Nel film sono presenti rare scene filmate degli stabilimenti e degli uffici [[Moto Guzzi]] e della [[Galleria del vento]] aziendale in funzione, la prima mai realizzata per il settore motociclistico. Nel film compare in più scene anche l'Ing. Enrico Cantoni, che con Todaro lavorava a stretto contatto con [[Giulio Cesare Carcano]], il progettista autore di alcuni dei modelli di maggiore successo della casa di Mandello. Consulente sportivo di [[Romolo Marcellini]] per il film fu Bruno Francisci, campione motociclistico dell'epoca, più volte vincitore alla [[Milano-Taranto]]. Marcellini infatti voleva fortemente che ogni aspetto tecnico ed agonistico fosse quanto più possibile rispondente al vero e dichiarò alla stampa dell'epoca "“I fidanzati della morte è un film che già da qualche anno desideravo girare, e finalmente ce l’ho fatta. (…) Con quest’opera voglio rendere un servizio al motociclismo ed allo sport del motore, attenendomi rigorosamente alla realtà già di per sé emozionante delle competizioni motociclistiche”.
Ambientato nel mondo delle corse motociclistiche, il film vede la partecipazione di alcuni campioni delle due ruote dell'epoca: [[Pierre Monneret]], [[Geoff Duke]], [[Bill Lomas]], [[Libero Liberati]], [[Enrico Lorenzetti]].
 
==Voci correlate==
[[Romolo Marcellini]]
[[Moto Guzzi]]
[[Gilera]]
[[Mondial]]
[[Milano-Taranto]]
[[Mandello del Lario]]
[[Libero Liberati]]
[[Giulio Cesare Carcano]]
[[Patto di astensione]]
[[Autodromo di Monza]]
[[Gran Premio motociclistico d'Italia]]
[[Kickstarter]]
 
==Collegamenti esterni==
*{{cita web|url=http://www.archiviodelcinemaitaliano.it/index.php/scheda.html?codice=AG%20128|titolo=Scheda archivio Anica}}
*{{cita web|url=http://www.imdb.com/title/tt0049914|titolo=Scheda Imdb}}
*{{cita web|url=http://www.youtube.com/watch?v=KEXRLtNzEHk}}
 
[[Categoria:Film drammatici]]