Il redivivo tiburtino: differenze tra le versioni

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In appendice all'edizione di Liberal Libri del 2000 alcune considerazioni dello stesso autore, la nota all'edizione del 1974 e lettere sue e di esponenti del Pci fanno capire con maggior chiarezza la sostanza di quest'opera: il diario di un'odissea infinita, che rattrista per la quantità di disagi e patimenti che un sistema totalitario ha potuto infliggere ad un uomo per più di 20 anni. In questo percorso moltissimi nomi di persone che hanno patito la stessa sorte costellano il testo a testimoniare la coralità di una situazione che Corneli tiene a rappresentare: una grande massa di persone strettamente controllata dalla rete implacabile del potere stalinista che colpisce, registra e non dimentica.
 
Una testimonianza scritta che in più passaggi svela come il comunismo staliniano, che eliminaha eliminato, talora senza processo, anche le sue figure più intelligenti, sia stato fondamentalmente animato da un'assenza di valori umani profondi e abbia rivelato una sfrenata smania di potere da parte di tutti coloro che l'hanno attuato.