Attentato a Giovanni Paolo II: differenze tra le versioni
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Agca subito si diede alla fuga nella piazza gremita, ma fu poco dopo catturato. Soccorso immediatamente, il papa fu subito trasportato al vicino [[Policlinico Agostino Gemelli|Policlinico Gemelli]], perdendo coscienza durante il tragitto. Al Gemelli, fu sottoposto a un intervento chirurgico d'urgenza durato 5 ore e 30 minuti<ref>{{Cita web|http://www.accademiaromanachirurgia.it/centoannichirurgia/annichir_cap16.asp|Al capezzale dei papi e dei re|editore=Accademia Romana di Chirurgia|accesso=23 gennaio 2007}}</ref>, per trattare la massiccia perdita di sangue e le ferite all'addome,<ref>Time Magazine: Pope Half Alive: 1982, p. 1</ref> riuscendo a sopravvivere:
{{Citazione|Sono le 17.17. Il Papa era a bordo del suo veicolo, quando all'improvviso, un attentatore turco di nome Ali Ağca ha colpito il pontefice con due proiettili esplosi da una pistola [[Browning HP|Browning]] calibro 9 da una distanza di tre metri e mezzo. Il primo proiettile ha raggiunto il papa all'addome, ha attraversato l'osso sacro, è uscito dai lombi, ha sfiorato lo schienale della [[Papamobile#La Fiat 1107 Nuova Campagnola|Fiat Campagnola bianca]] e ha colpito al torace la pellegrina americana Ann Odre, alla quale verrà asportata la milza. Il secondo proiettile [...] ha fratturato l'indice della mano sinistra del pontefice, gli ha ferito di striscio il braccio destro appena sopra il gomito e ha colpito al braccio sinistro un'altra turista statunitense, Rose Hall
I chirurghi confezionarono una [[colostomia]], con la resezione di 55 centimetri della parte superiore dell'intestino crasso, per lasciar guarire e riposare il tratto rimanente. Ripresa rapidamente coscienza pochi minuti pruma dell'inizio dell'intervento diede disposizione ai medici di non spostare mai il suo braccio dallo scapolario di Nostra Signora del Monte Carmelo.<ref>''Lo Scapolare del Carmelo'', pubblicato da Shalom, 2005 ISBN 88-8404-081-7 p. 6</ref><ref>{{cita web|url=http://www.helpfellowship.org/Pope_John_Paul_II.htm |titolo=HelpFellowship |editore=HelpFellowship |accesso=12 settembre 2010|webarchivio=https://web.archive.org/web/20051217065951/http://www.helpfellowship.org/Pope_John_Paul_II.htm|datarchivioweb=17 Dicembre 2005}}</ref>
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Tuttavia, [[Indro Montanelli]] riportò in seguito alcune parole che Giovanni Paolo II, durante una cena privata del [[1986]], gli riferì sull'episodio:
{{citazione|«Santo Padre», dissi, «lei andò a trovare in prigione il suo attentatore...». «Carità cristiana...». «Certo, carità cristiana. Ma che cosa riuscì a capire dei moventi e dei fini di quello sciagurato?».
L'attentatore venne condannato all'[[ergastolo]] dalla giustizia italiana per attentato a Capo di Stato estero (art. 295 [[codice penale italiano|CP]]).
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