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Strutture portuali si ritrovano a [[Micene]] e [[Creta]] e, in [[Italia]], già negli insediamenti [[micenei]], [[etruschi]], [[fenici]] e, successivamente, nelle [[colonizzazione greca|colonie greche]]: in [[Sicilia]], un esempio è [[Zancle]] ([[Messina]]) il cui nome deriva proprio dal porto naturale a forma di [[falce (attrezzo)|falce]] (''zancle'' in siculo, termine poi passato al [[lingua greca|greco]]).
 
Tra le più importanti opere portuali nell'antichità il famoso [[porto di Atene]], voluto da [[Temistocle]] per aumentare la potenza ateniese e l'egemonia della [[Atene (città antica)|città stato]] sul [[Mar Egeo]], e il [[porto di Siracusa]].
 
L'utilizzo dei porti ha avuto un notevole sviluppo al tempo delle [[crociate]] e, nell'[[Italia medievale]], con la nascita delle [[Repubbliche marinare]]. L'incremento e lo sviluppo maggiori si hanno tuttavia nel XV secolo con l'inizio della colonizzazione e, in seguito, con la [[rivoluzione industriale]] degli ultimi secoli.