Fetonte: differenze tra le versioni

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[[File:Johann Liss 006.jpg|thumb|La caduta di Fetonte, [[Johann Liss]], inizi del [[XVII secolo]].]]
[[File:Romanino Carro Fetonte Buonconsiglio.jpg|miniatura|'''Fetonte che guida inesperto il carro del Sole''']]
'''Fetonte''' è una figura della [[mitologia greca]]. Secondo la maggior parte degli autori egli era figlio di Apollo, che come dio del Sole era chiamato anche Febo, e della [[Oceanine|Oceanina]] [[Climene (figlia di Oceano)|Climene]]. Solo [[Esiodo]] ne fa un figlio di [[Cefalo (mitologia)|Cefalo]] ed [[Eos (mitologia)|Eos]].
 
==Nella mitologia==
Secondo il mito, Fetonte, per dimostrare ada [[Epafo,]] dila essere figliosua di Apollo odiscendenza Eliodivina, pregò il padre di lasciargli guidare il carro del [[Sole (divinità)|Sole]] ma a causa della sua inesperienza, ne perse il controllo, i cavalli si imbizzarrirono e corsero all'impazzata per la volta celeste: prima salirono troppo in alto, bruciando un tratto del cielo che divenne la [[Via Lattea]] (questo è uno dei miti che spiegano l'origine della Via Lattea; ve ne sono diversi altri), quindi scesero troppo vicino alla terra, devastando la [[Libia]] che divenne un deserto. Gli uomini chiesero aiuto a [[Zeus]] che intervenne e, adirato, scagliò un fulmine contro Fetonte, che cadde alle foci del fiume [[Po|Edirano.Eridano]], forse nell'odierna [[Crespino]] o nelle terre di [[Alfonsine]].
 
Le sue sorelle, le [[Eliadi]], spaventate, piansero abbondanti lacrime con viso afflitto e vennero trasformate dagli dei in pioppi biancheggianti. Le loro lacrime divennero ambra.
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[[File:Genova-DSCF7405.JPG|destra|upright=0.8|thumbnail]]
 
=== Secondo alcuni mitografi, fu in questa occasione che Zeus fece straripare tutti i fiumi uccidendo completamente il genere umano a eccezione di [[Deucalione (figlio di Prometeo)|Deucalione]] e [[Pirra]]. ===
 
Citando questo mito nella ''[[Divina Commedia]]'', [[Dante]] si riferisce all'[[eclittica]] (il cammino percorso dal Sole nel [[sistema geocentrico]]) come «...la strada che mal non seppe carreggiar Fetòn»<ref>''[[Purgatorio (Divina Commedia)|Purgatorio]]'' [[Purgatorio - Canto quarto|IV]], 71-72</ref>; viene citato anche nell<nowiki>'</nowiki>''[[Inferno (Divina Commedia)|Inferno]]'' riguardo al volo sopra il demone [[Gerione (Dante)|Gerione]] come «Maggior paura non credo che fosse quando Fetonte abbandonò li freni, per che 'l ciel, come pare ancor, si cosse».<ref>''[[Inferno (Divina Commedia)|Inferno]]'', [[Inferno - Canto diciassettesimo|XVII]], 106-108</ref> Viene citato nel ''Paradiso''<ref>''[[Paradiso (Divina Commedia)|Paradiso]]'', Canto XVII, vv.1-3, senza però essere nominato</ref>: «Qual venne a Climenè, per accertarsi di ciò ch'avea incontro a sé udito, quei ch'ancor fa li padri ai figli scarsi» e nel canto XXXI, v.125, in riferimento alla visione della Vergine Maria paragonata al sorgere del sole.