Virginia Woolf: differenze tra le versioni

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Considerata come una delle principali figure della letteratura del [[XX secolo]], attivamente impegnata nella [[Pari opportunità|lotta per la parità di diritti tra i due sessi]];, fu, assieme al marito, militante del [[fabianesimo]]<ref>Sebbene, come affermò nel suo saggio ''[[Le tre ghinee]]'', non si fosse mai considerata «femminista» in quanto tale termine da lei definito superato già dagli [[anni 1930|anni trenta]].</ref>. Nel periodo fra le due guerre fu membro del [[Bloomsbury Group]] e figura di rilievo nell'ambiente letterario londinese.
 
Le sue opere più famose opere comprendono i romanzi ''[[La signora Dalloway]]'' (1925), ''[[Gita al faro]]'' (1927) e ''[[Orlando (romanzo)|Orlando]]'' (1928). Tra le opere di saggistica emergono ''Il lettore comune'' (1925) e ''[[Una stanza tutta per sé]]'' (1929); in quest'ultima opera compare la celebre citazione: «Una donna deve avere denaro, cibo adeguato e una stanza tutta per sé se vuole scrivere romanzi.»
 
I suoi lavori sono stati tradotti in oltre cinquanta lingue. Tra i suoi traduttori si annoverano [[Jorge Luis Borges]], [[Marguerite Yourcenar]] e [[Cristina Campo]].