Guerra messico-statunitense: differenze tra le versioni

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La guerra messicano-americana scaturì da conflitti irrisolti fra il Messico e la [[repubblica del Texas]], fondata da coloni americani su territorio messicano. Dopo la [[Indipendenza del Texas|rivoluzione texana]] del 1836, il Messico rifiutò di riconoscere la Repubblica del Texas ed espresse l'intenzione di riportarla sotto la sua sovranità. Figure autorevoli tra i coloni del Texas manifestarono invece interesse per l'annessione agli Stati Uniti, anche se funzionari messicani avvertirono che ciò avrebbe significato la guerra.
 
Per anni gli Stati Uniti si rifiutarono di annettere il Texas, ma nel 1845 la [[Presidenza di John Tyler]], nell'ultimo giorno del suo mandato, in accordo con la politica espansionista implicita nella dottrina del ''[[destino manifesto]]'' (''Manifest Destiny''), inviò al Texas un'offerta di annessione. Il Texas accettò e divenne seduta stante il 28º degli [[Stati federati degli Stati UnitidUniti d'America]].
[[File:México División Política-República Central.png|left|thumb|Organizzazione del territorio del Messico]]
Il governo messicano protestò affermando che gli Stati Uniti, annettendosi la provincia ribelle, erano intervenuti negli affari interni del Messico, ledendone la sovranità. Inviati britannici tentarono ripetutamente di dissuadere il Messico dal dichiarare guerra, ma tali sforzi diplomatici furono infruttuosi, anche perché fra Stati Uniti e [[impero britannico]] scoppiarono altre dispute, in particolare quella sui confini dell'[[Oregon Country]]. Saranno comunque gli Stati Uniti a dichiarare guerra al Messico, provocando il necessario ''[[casus belli]]''.