Trilogia di Berlino: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
FrescoBot (discussione | contributi)
m Bot: spazi attorno alle parentesi
Riga 15:
{{Vedi anche|Low (David Bowie)}}
[[File:EMS VCS 3.jpg|thumb|Un sintetizzatore EMS VCS 3, il modello utilizzato da Brian Eno in ''Low''.]]
L'album ''Low'' (1977) venne inciso in un periodo problematico della vita di Bowie, dove oltre che ai problemi di dipendenza da droga ed alcool, dovette confrontarsi con il lento tracollo del suo matrimonio: «C'è una gran quantità di dolore nell'album ''Low''. Quello fu il mio primo tentativo di liberarmi dalla cocaina, e mi causò un sacco di dolore. E mi trasferii a Berlino per farlo. Me ne andai dalla capitale mondiale della coca, [[Los Angeles]], per approdare nella capitale mondiale dell'eroina. Grazie a Dio, non avevo interesse nell'eroina, quindi non fu uno sbaglio».<ref>Scott Cohen. "David Bowie", ''Details'' magazine, settembre 1991: p.97</ref> Tony Visconti fece notare come la parola "low" ("depresso"), scelta come titolo dell'opera, dica molto sia sul conto della musica stessa contenuta nell'album, sia sul "low profile" ("basso profilo") voluto dall'artista, attraverso il quale Bowie voleva adesso mostrarsi al pubblico dopo tanti "eccessi mediatici".<ref>[http://www.bowiegoldenyears.com/low.html BowieGoldenYears].</ref> Uno dei contributi più innovativi e significativi apportati da Brian Eno alla lavorazione in studio, fu l'implementazione della "tecnica delle 124 carte delle [[Strategie Oblique]]" da lui ideata nel 1975 insieme all'artista [[Peter Schmidt]]. Le carte venivano girate a caso dai musicisti in studio, che ne ricavavano di volta in volta nuove ed enigmatiche indicazioni su come portare a termine il lavoro. L'album segnò una svolta importante nella carriera di Bowie che passò alla [[musica elettronica]]<ref name="drowned">{{Cita web|cognome1=Lukowski|nome1=Andrzej|titolo=Album Review: Low: Live in Chicago|url=http://drownedinsound.com/releases/19111/reviews/4149574|sito=[[Drowned in Sound]]|accesso=29 marzo 2016}}</ref> e [[Musica ambientale|ambient]].<ref name="ultimate">{{Cita web|cognome1=Mastropolo|nome1=Frank|titolo=The History of David Bowie's Berlin Trilogy: 'Low,' 'Heroes,' and 'Lodger'|url=http://ultimateclassicrock.com/david-bowie-berlin-trilogy/|sito=[[Ultimate Classic Rock]]|accesso=29 marzo 2016}}</ref> La prima facciata dell'LP contiene brevi, coincise, e dirette canzoni di [[avantpop]] simili a frammenti sonori;<ref name="AllMusic">[http://www.allmusic.com/album/low-mw0000185800 AllMusic]</ref> mentre invece la seconda facciata è costituita da estesi pezzi principalmente [[Musica strumentale|strumentali]] con largo impiego di sintetizzatori utilizzati in modo non convenzionale.<ref name="AllMusic"/> Spesso erroneamente indicato come produttore di ''Low'',<ref name="The Complete David Bowie">[[Nicholas Pegg]] (2000). ''The Complete David Bowie'': pp.302–306</ref> Eno fu responsabile di buona parte della direzione musicale generale e della composizione delle tracce della seconda facciata del disco per la quale compose e registrò in solitaria ''[[Warszawa (brano musicale)|Warszawa]]'' mentre Bowie si trovava a Parigi per presenziare a un'udienza in tribunale nella causa legale contro il suo ex-manager Tony De Fries.<ref name="Low pp.113-118">Hugo Wilcken (2005). ''Low'': pp.113–118</ref> Parzialmente influenzato dal sound di band quali [[Kraftwerk]] e [[Neu!]], ''Low'' evidenzia il distaccamento da parte di Bowie nel suo stile di scrittura dai tradizionali stilemi narrativi a un approccio musicale più astratto dove i testi sono sporadici o assenti del tutto in quanto non necessari.<ref name="Bowie: An Illustrated Record" />
 
''Low'' e ''The Idiot'' furono in gran parte registrati in Francia, e della trilogia di Bowie solo ''Low'' e ''"Heroes"'' furono effettivamente incisi agli [[Hansa Tonstudio]] di [[Berlino]], soprannominati "Hansa by the Wall" per la loro vicinanza con il [[muro di Berlino]] che divideva in due la città.<ref name="UCR"/> Anche se Bowie completò l'album nel novembre 1976, la sua casa discografica si disse alquanto perplessa dalle nuove sonorità e impiegò altri tre mesi per far uscire il disco nei negozi.<ref name="Ruether 82–85">{{Cita web|cognome=Ruether|nome=Tobias|url=http://032c.com/2006/the-man-who-came-from-hell/|titolo=The Man Who Came from Hell|sito=[[032c]]|data=Winter 2006–2007|pp=82–85|accesso=21 luglio 2014}}</ref> Le recensioni furono in gran parte negative, nonostante ciò, ''Low'' raggiunse la seconda posizione in classifica in Gran Bretagna sorpassando il risultato del precedente ''Station to Station''.