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==La tomba==
Scoperta intatta, nel
La tomba di Sennedjem, con la sua sovrastruttura costituita da una piramide e dall'appartamento funebre sotterraneo, si trova all'interno di un cortile sopraelevato rispetto al piano di campagna, cui si accedeva per il tramite di una scala, ed è affiancata da altre due cappelle dette del "nord" e del "sud", tutte sovrastate, in origine, da piramidi alte circa 7 m<ref group="N">La prima cappella ad essere costruita fu quella di Tjaro (cappella sud), sovrastata da una piramide alta circa 7,50 m, con inclinazione di circa 50°, e con una facciata di circa 5 m. La cappella centrale, di Sennedjem, aveva una facciata larga circa 4,30 m ed era sovrastata da una piramide alta 7 m circa con un'inclinazione di circa 45°; di questa venne recuperato, in 13 pezzi, il [[pyramidion]] quasi per intero ricostruito. La cappella nord, di Khonsu, venne costruita per ultima e ricavata nello spazio rimanente del cortile dopo le due precedenti costruzioni; si innalzava su una facciata di circa 3 m ed era alta circa 6. Il pyramidion di questa venne rinvenuto quasi intatto ed è oggi al [[Museo egizio (Torino)|Museo Egizio di Torino]].</ref>; la cappella nord era dedicata al figlio Khonsu, mentre la cappella sud a un non meglio identificato Tjaro
Della parte esterna, costituita da due piloni,
La tomba presenta pitture parietali particolarmente ricche di [[Pittura egizia su stucco|decorazioni]] con complicate scene tratte dal [[Libro dei morti]] e, per la qualità, è stata ipotizzata la stessa mano di artista che aveva decorato la tomba di [[Nefertari]]. Sono anche raffigurati il padre di Sennedjem, Khabenkenet, il figlio Bunakhtef, [[Antico Egitto#La casta sacerdotale|sacerdote]] vestito con una pelle di leopardo; il figlio Rahotep figura rappresentato su una barca, mentre il figlio Khonsu, in quanto erede del padre e come prete ''sem''<ref group="N">Il "sem" era il prete, o l'erede, cui competeva la [[cerimonia di apertura della bocca]] per consentire al defunto di vivere pienamente della [[Duat]].</ref>,
Molto nota è anche la rappresentazione di Sennedjem, al cui fianco siede la moglie Inyferti, che gioca al [[senet]] spostando una pedina; in luogo dell'avversario, una [[tavola delle offerte]]. Questo perché la partita giocata è il simbolismo della faticosa strada verso la rinascita e che finirà solo quando il defunto sarà dichiarato giustificato.
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Tra le varie suppellettili, tipiche dei corredi funebri, sono stati rinvenuti due [[ostrakon]] contenenti parti del[[le avventure di Sinuhe]].
Il corpo del titolare di TT1 era sepolto in un doppio [[sarcofago]] di cui il più interno, antropoide, recava una maschera funeraria; la moglie Iyneferti era deposta in un sarcofago antropoide ed analogamente era dotata di maschera funeraria, così come il figlio Khonsu che riposava in un duplice sarcofago di cui il più interno antropoide. Nella stessa sepoltura venne rinvenuto anche un sarcofago contenente la mummia della moglie di Khonsu, Takemet. Di altri quattro corpi non è stato possibile risalire con certezza alla parentela con il titolare Sennedjem essendo più probabile si tratti di figli di Khonsu e, quindi, nipoti del titolare di TT1. Le suppellettili funerarie, disseminate in varie collezioni nel mondo, comprendevano [[vasi canopi]], [[ushabti]] e parti di mobilio<ref>{{cita|el-Qader 2011|}}.</ref>. I pezzi più importanti si trovano al Museo egizio del Cairo, al British Museum di Londra, a New York e Berlino<ref>{{cita|Porter e Moss 1927|pp. 4-5}}.</ref>.
La cappella a nord all'interno della tomba è dedicata al figlio di Sennedjem, Khonsu; qui è rappresentato anche un altro figlio di Sennedjem, [[Khabekhnet]], la cui tomba, [[TT2]], si trova a poca distanza.
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