Comizi centuriati: differenze tra le versioni

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== Composizione dell'assemblea ==
Delle tre assemblee con compiti deliberativi in cui il popolo romano saltuariamente si raccoglieva (oltre ai ''comitia centuriata'' v'erano pure i ''[[comitia curiata]]'', i ''[[comitia tributa]]'' ed i ''[[concilia plebis]]'') per guidare la politica dello Stato, questa era l'unica basata su un criterio censitario [[Timocrazia|timocratico]], ovvero in cui i cittadini erano raccolti in gruppi sulla base del reddito (e non per genere o provenienza territoriale) ed anche [[Gerontocrazia|gerontocratico]] se si considera che i ''seniores'' (gli anziani tra i 46 e i 60 anni) avevano una maggiore dignità politica rispetto agli ''iuvenes'' (i giovani, compresi tra 18 e 45 anni).<ref>[[Aulo Gellio]], [[Noctes Atticae]], XV, 27, 5 ''quando (si vota) secondo il censo e l'età, (si hanno i comizi) "centuriati'' [https://la.wikisource.org/wiki/Noctes_Atticae/Liber_XV#XXVII. ]</ref>
 
È sempre Livio a darci le informazioni principali sulla composizione dei ''comitia centuriata'', spiegando le vicende della riforma di [[Servio Tullio]]<ref>''Ab Urbe Condita'' I, 43.</ref> In particolare, Livio nota che l'[[Arma|armamento]] previsto per ogni classe era a carico del soldato stesso (tranne i cavalli, pagati dallo stato 10000 [[Asse (moneta)|assi]] per l'acquisto del cavallo + 2000 assi/anno per il mantenimento del cavallo) e che a maggiore censo si accompagnavano, oltre a maggiori costi per le armi, anche un maggiore peso politico. Inoltre la suddivisione tra ''seniores'' e ''iuvenes'' indicava anche diversi compiti in stato di guerra: agli anziani era affidata la difesa dell'Urbe, ai giovani le guerre fuori Roma. Di seguito ecco la suddivisione dei cittadini in assemblea: