Impero anglo-indiano: differenze tra le versioni

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L'Impero indiano britannico era suddiviso in due parti distinte: India britannica e [[Stati principeschi dell'India britannica|Stati principeschi]] o Stati nativi. Nell'[[Interpretation Act 1889|Interpretation Act del 1889]], il parlamento britannico adottò le seguenti definizioni per le due sezioni:<blockquote>L'espressione "India britannica" indicherà tutti quei territori o luoghi in cui vige la sovranità di Sua Maestà e che sono quindi governati attraverso il Governatore Generale dell'India o un suo subordinato. L'espressione "India" indicherà l'India britannica unitamente agli altri territori dei prìncipi o capi nativi. (52 & 53 Vict. cap. 63, sec. 18)<ref name=igi-59-60>{{Harvnb|Imperial Gazetteer of India vol. IV|1907|pp=59–60}}</ref></blockquote>
 
In generale il termine "British India" è stato usato (e continua ad essere usato) in riferimento alle regioni sotto il controllo della Compagnia delle Indie Orientali dal [[1600]] sino al [[1858]].<ref>'''1.''' ''Imperial Gazetteer of India'', volume IV, published under the authority of the [[India Office|Secretary of State for India-in-Council]]<nowiki>, 1909, Oxford University Press, p. 5, afferma: {{citazione|"The history of British India falls, as observed by Sir C. P. Ilbert in his </nowiki>''Government of India'', into three periods. From the beginning of the seventeenth century to the middle of the eighteenth century the East India Company is a trading corporation, existing on the sufferance of the native powers and in rivalry with the merchant companies of Holland and France. During the next century the Company acquires and consolidates its dominion, shares its sovereignty in increasing proportions with the Crown, and gradually loses its mercantile privileges and functions. After the mutiny of 1857 the remaining powers of the Company are transferred to the Crown, and then follows an era of peace in which India awakens to new life and progress." '''2.''' ''The Statutes: From the Twentieth Year of King Henry the Third to the ...'' by Robert Harry Drayton, Statutes of the Realm - Law - 1770 Page 211 (3) "Save as otherwise expressly provided in this Act, the law of British India and of the several parts thereof existing immediately before the appointed ..." '''3.''' Edney, M.E. (1997) {{collegamento interrotto|1=[http://www.press.uchicago.edu/presssite/metadata.epl?mode=synopsis&bookkey=40921 ''Mapping an Empire: The Geographical Construction of British India, 1765-1843'']|date=ottobre 2017|bot=InternetArchiveBot}}, University of Chicago Press. 480 pages. ISBN 978-0-226-18488-3 '''4.''' Hawes, C.J. (1996) [http://books.google.com/books?id=d22WUEmG49IC&dq=+%22British+India%22&lr=&source=gbs_summary_s&cad=0 Poor Relations: The Making of a Eurasian Community in British India, 1773-1833]. Routledge, 217 pages. ISBN 0-7007-0425-6.</ref>}} Il termine è stato anche usato per indicare i "Britannici in India".<ref>{{Harvnb|Imperial Gazetteer of India vol. II|1908|p=463,470}} '''Quote1''': "Before passing on to the political history of British India, which properly begins with the Anglo-French Wars in the [[Carnatic region|Carnatic]], ... (p.463)" '''Quote2''': "The political history of the British in India begins in the eighteenth century with the French Wars in the Carnatic. (p.471)"</ref>
 
La sovranità negli oltre 175 Stati principeschi, molti di notevole estensione e rilievo politico, veniva esercitata (in nome della corona britannica) dal governo centrale dell'India britannica per mano del [[Viceré]]; i rimanenti circa 500 staterelli indipendenti dipendevano invece dal governo provinciale.<ref name=igi-60>{{Harvnb|Imperial Gazetteer of India vol. IV|1907|p=60}}</ref> In realtà la differenza tra "dominio" e "sovranità" non venne mai completamente definita e questo fu spesso alla base di contrasti tra i locali e l'amministrazione britannica in India. In campo internazionale tuttavia solo il governo britannico dell'India veniva riconosciuto poiché come sopra descritto gli Stati principeschi e gli altri sultanati minori non godevano di una politica estera autonoma essendo questa gestita unilateralmente dal governo britannico in India.<ref name=igi-60/>
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===Educazione===
[[File:Calcuttamedicalcollege1.jpg|thumb|L'[[Università di Calcutta]], fondata nel [[1857]], è una delle tre più vecchie università statali in India.]]
Gli inglesi diedero priorità all'istruzione publicapubblica in inglese. Durante il periodo della [[Compagnia britannica delle Indie orientali|Compagnia delle Indie orientali]], [[Thomas Babington Macaulay]] aveva reso la scuola insegnata in inglese una priorità per il Raj nella sua famosa minuta sull'educazione del febbraio [[1835]] e riuscì a mettere in pratica le idee precedentemente avanzate da Lord [[William Bentinck]] (il governatore generale tra il [[1828]] e il [[1835]]). Bentinck favorì la sostituzione del persiano con l'inglese come lingua ufficiale, l'uso dell'inglese come mezzo di istruzione e l'addestramento degli indiani di lingua inglese come insegnanti. È stato ispirato da idee utilitaristiche e ha chiesto un "apprendimento utile". Tuttavia, le proposte di Bentinck furono respinte dai funzionari di Londra. Sotto Macaulay furono aperte migliaia di scuole elementari e secondarie; in genere avevano un corpo studentesco tutto maschile.
 
I missionari aprirono le loro scuole che insegnavano il cristianesimo e le 3-R. [[Bellenoit]] sostiene che mentre i dipendenti pubblici diventavano più isolati e ricorrevano al razzismo scientifico, le scuole missionarie si impegnavano maggiormente con gli indiani, crescevano sempre più in sintonia con la cultura indiana e si opponevano categoricamente al razzismo scientifico.