Papa Urbano VI: differenze tra le versioni

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In seguito, tuttavia, i rapporti tra papa e re si incrinarono poiché il re sembrava intenzionato a non voler mantenere fede alla promessa di concedere i feudi stabiliti a Francesco Prignano. Carlo resistette alle pretese del papa e Urbano si rifugiò a [[Nocera Inferiore|Nocera]] nel [[castello del Parco]].
 
Mentre era assediato furono i suoi stessi cardinali che pensarono di deporlo. Il giurista Bartolino da Piacenza, che era con loro, affermò che era giusto porre sotto la tutela di uno o più cardinali un papa capriccioso e ostinato che metteva in pericolo la Chiesa Universale. I congiurati erano:<ref>{{en}} [http://www2.fiu.edu/~mirandas/miranda|bios1378.htm#Amelia|AMELIA, TheGiovanni Cardinals of the Holy Roman Church-Amelia]d'}}</ref>
* [[Giovanni da Amelia|Giovanni d'Amelia]], [[Santa Sabina (titolo cardinalizio)|cardinale presbitero di Santa Sabina]]
* Gentile di Sangro, [[Sant'Adriano al Foro (diaconia)|cardinale diacono di Sant'Adriano al Foro]]
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Carlo fu costretto a porre una taglia di 10.000 [[fiorini]] sulla testa del papa, mentre il suo avversario, affacciandosi quotidianamente alle finestre del castello, lanciava scomuniche sugli assedianti e invitava i buoni cristiani nocerini a combattere per lui e per la chiesa. Alla fine però i nemici riuscirono a superare la prima e la seconda cerchia di mura della collina e a penetrare nella rocca, dove solo il nucleo centrale della fortificazione resisteva ancora.
 
Quando ormai era chiusa ogni via di scampo, sopraggiunsero in aiuto le truppe dell'Orsini che ruppero l'assedio e portarono in salvo il papa con la sua corte, il tesoro e i cardinali prigionieri attraverso le località di Sanseverino e Giffoni per poi rifugiarsi un giorno nel [[castello Gerione]] e poi nel castello di [[Buccino]]<ref>A.V. Rivelli, ''Memorie storiche della città di Campagna'', 1894</ref><ref>Costanzo-Collennui-Paesano, ''Anonimo delle storie di Napoli''</ref>. La fuga si concluse alla marina di [[Paestum]], dove il papa si imbarcò su navi genovesi, pagando il loro aiuto con tutto il suo tesoro. Dopo aver toccato la [[Sicilia]], il papa si diresse a [[Genova]] e ivi, alla [[Commenda di San Giovanni di Pré]], fece eliminare i cardinali prigionieri, con la sola eccezione del benedettino Adam Easton, che ebbe salva la vita grazie all'intercessione del re d'Inghilterra, [[Riccardo II d'Inghilterra|Riccardo II]].<ref>{{en}} [http://www2.fiu.edu/~mirandas/miranda|bios1381.htm#Easton|EASTON, TheO.S.B., Cardinals of the Holy Roman Church-Easton]Adam}}</ref>
 
Alla morte di Carlo, si pose alla testa delle sue truppe, con l'intenzione di conquistare Napoli per suo nipote Francesco Prignano, essendo chiaramente l'unica persona di cui Bartolomeo potesse realmente fidarsi, il quale era diventato nel frattempo principe di Capua, duca d'Amalfi e Signore di Nocera.