Duomo di Trento: differenze tra le versioni

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È la principale chiesa cittadina ed è stata edificata sull'area in cui era originariamente presente un antico tempio dedicato a [[san Vigilio]], da cui prende il nome e che è il patrono della città<ref>Vigilio ([[387]] - [[400]]) è stato uno dei primi vescovi cittadini di cui si abbia notizia. All'epoca la diocesi trentina dipendeva da quella di Aquileia, ma è da notare che Vigilio strinse rapporti di amicizia e collaborazione con [[sant'Ambrogio (padre della Chiesa)|sant'Ambrogio]], vescovo di [[arcidiocesi di Milano|Milano]], uno dei [[padre della Chiesa|padri della Chiesa]]. Con Vigilio ebbe inizio l'evangelizzazione delle valli trentine.</ref>.
Alla morte di [[san Vigilio]] si rese necessaria la costruzione di una basilica sulla sua tomba, scavi recenti hanno evidenziato la presenza di un'antica costruzione ad un'unica navata di 14 × 45&nbsp;m.
È comunque da ricordare che molto probabilmente, prima della morte del santo, fosse presente una chiesa, costruita secondo i modelli padani, ossia con aula unica e abside semicircolare rivolta verso est. Questa antica basilica era stata costruita fuori dalle mura perché fungeva da chiesa cimiteriale, infatti qui sono stati sepolti san Vigilio ed i tre martiri amaunensianaunensi [[Sisinnio, Martirio ed Alessandro]].
 
Il principe vescovo Uldarico II ([[1022]]-[[1055]]) iniziò la costruzione del palazzo vescovile e la riedificazione della [[cattedrale]]. Quest'ultima aveva tre navate, con pilastri impostati su blocchi di base provenienti da resti romani ed è romana e semi greca, inoltre si iniziò anche la costruzione di una cripta. [[Altemanno]] ([[1124]]-[[1149]]) proseguì la costruzione della cripta (che esiste tuttora) che verrà consacrata nel [[1145]]. Ma se con Uldarico II la costruzione procedeva riadattando e utilizzando i resti romani, con Altemanno vennero aperte nuove cave, facendo così cessare la dipendenza dai resti classici.