Inclusione (letteratura): differenze tra le versioni

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<ref>Si veda, per esempio: [http://www.onthewing.org/user/BS_Chiasmus%20-%20McCoy.pdf Brad McCoy, ''Chiasmus: An Important Structural Device Commonly Found in Biblical Literature'']</ref>. La presenza di inclusioni era nota già ai rabbini del [[Talmud]]. Per esempio nel Talmud Babilonese (Berakhot 10a) Rabbi Yohanan osserva che "ogni salmo caro a Davide si apre con "אשרי" ('felice colui') e si chiude con "אשרי" ('felice colui').
Da alcuni decenni l'individuazione delle inclusioni e delle strutture concentriche è diventata uno strumento indispensabile per l'esegesi biblica, capace fra l'altro di rendere conto di evidenti duplicazioni che in passato erano spiegate con l'[[ipotesi documentale|ipotesi documentaria]]. Per esempio il racconto del [[Diluvio universale|Diluvio]] nella [[Genesi]] (da 6,10 a 9,19) è articolato in una struttura concentrica a 15 livelli il cui centro è il versetto 8,1<ref>[http://www.scotthahn.com/download/attachment/3402 Gordon J. Wenham, ''The Coherence of the Flood Narrative'', ''Vetus Testamentum'', Vol. XXVIII, Fasc. 3]</ref>.
 
Anche nel Nuovo Testamento l'inclusione è utilizzata ampiamente e molti libri sembrano avere una struttura concentrica.