Grímnismál: differenze tra le versioni
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Poesia gnomica |
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Il '''''Grímnismál''''' (''discorso di Grímnir'') è uno dei poemi dell'[[edda poetica]], una delle fonti principali della [[mitologia norrena]]. È attualmente conservato nel manoscritto ''[[Codex Regius (manoscritto)|Codex Regius]]'' e nel frammento [[AM 748 I 4to]].
Come il precedente, è un [[Poesia gnomica|poema gnomico]], ma mentre il [[Vafþrúðnismál]] ("Discorso di Vafþrúðnir") era un dialogo, in cui due voci si alternavano a dimostrare la loro sapienza, il ''Grímnismál'' consiste in un monologo, col quale [[Odino]], celato sotto il nome di
Anche qui la sapienza mitologica viene inserita in una cornice: l'infido
==Struttura e datazione del poema ==
Il testo del poema comprende unicamente il monologo di Odino, ovvero le parole pronunciate dal dio al re
Evidenze linguistiche ci mostrano che le parti in prosa risalgono al [[XII secolo|XII]] o [[XIII secolo]]. Cioè di due o tre secoli posteriori al poema stesso, che risalirebbe al [[X secolo]].
I passi in prosa furono presumibilmente scritti dal compilatore medievale del manoscritto dell'[[Edda poetica]], che sentì la necessità di palesare il contesto del monologo di Odino, in questo fornendoci un aiuto inestimabile per l'interpretazione del testo. È possibile che il monologo facesse parte in origine di una lunga narrazione in cui si alternassero parti poetiche e in prosa, ma con il decadere dell'età scaldica e con la progressiva perdita del materiale orale tradizionale, si rese ad un certo punto necessario raccontare, a chi non ne avesse familiarità, l'intera vicenda di re
==Bibliografia==
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