Cascame: differenze tra le versioni

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Denominazione generica per indicare i [[residuo|residui]] utilizzabili provenienti dalla [[lavorazione]] di un altro prodotto,del quale diminuisce perciò il costo di produzione.
Possono venir lavorati dalla [[industria]] stessa che li ha prodotti,oppure vengono utilizzati da consumatori speciali (ad es. i cascami di pasta alimentare sono usati nell'alimentazione del [[pollame]],quelli del cuoio nella produzione di colla).
Particolare importanza hanno i cascami dell'industria tessile:nel caso specifico del cotone,il ciclo di lavorazione sfrutta le fibre dai 16 ai 50 mm,mentre esclude le [[fibre]] aventi lunghezze inferiori ai 16 mm;dette fibre non possono essere dunque usate ma subiscono una lavorazione speciale,con macchinari specificatamente studiatestudiati,atte a produrre un [[filato]] con caratteristiche qualitative inferiori a quelle del filato di prima [[produzione]].
Lavorazione simile avviene anche per i cascami di fibre di [[lana]],[[canapa]],[[lino]],[[seta]] e molti altri.